MINTURNO – “L’Autorità Nazionale AntiCorruzione è una direttiva ma non è un obbligo”. Tiene a fare le debite precisazioni il segretario generale del Comune di Minturno, Massimina De Filippis, in particolare alle ultime esternazioni del capogruppo del Partito Democratico Mimma Nuzzo. “Non ho mai detto che l’Anac non è legge, anzi stiamo cercando di adeguarci a tutte le direttive del dott. Raffaele Cantone”, spiega la dottoressa De Filippis, che con l’occasione spiega il grande lavoro svolto dal suo ufficio.
“Più volte – continua il segretario comunale – è stato sollevato il problema del doppio incarico in capo al Comandante Gian Matteo D’Acunto, che detiene sia il servizio della polizia municipale che quello del commercio. Questa situazione l’ho già segnalata al sindaco Paolo Graziano lo scorso 12 gennaio. Il sindaco ha fatto le sue valutazioni ma non ha individuato altra figura”.
E secondo quanto lascia intendere il segretario ciò sarebbe dovuto alla mancanza di personale, in quanto gli attuali responsabili di servizi sono oberati di lavoro. Lo stesso D’Acunto ha inviato una lettera al sindaco Graziano chiedendo di trovare altri dipendenti che possano sostituirlo per il settore commercio.
Una questione che è stata sollevata in più occasioni dal consigliere del Partito Democratico, Gerardo Stefanelli, tornata nuovamente in discussione in commissione trasparenza. L’esponente del centrosinistra ha lamentato anche la non tempestiva pubblicazione degli atti sull’albo pretorio online e la cronologia degli atti stessi.
“Non vengono pubblicati secondo una successione cronologica – risponde a Stefanelli il segretario De Filippis – perché succede spesso che un documento deve essere rivisto e quindi rimandato indietro all’ufficio di competenza. Per questo motivo non possiamo bloccare la pubblicazione delle altre delibere o determine che ci giungono aspettando che nel frattempo arrivi quell’atto rimasto in standby”.
E spesso, ci viene spiegato, tali atti restano in attesa anche dieci giorni perché può capitare che si accumulino altri documenti o che semplicemente il responsabile di servizio sia assente. “Ma vengono pubblicati tutti gli atti”, assicura la dottoressa De Filippis.
In merito alla cronologia della pubblicazione, sottolinea il segretario comunale, “abbiamo fatto più volte richiesta alla Seral per risolvere il problema”. Ma a quanto pare ancora nulla. Anche perché è in corso un contenzioso tra il Comune di Minturno e la stessa Seral per un importo di 10mila euro, somma che la società deve ancora percepire.
La dottoressa De Filippis precisa anche sulla diffida del Prefetto di Latina, Pierluigi Fantoni: “Si tratta di una prassi. Tutti i Comuni sono nella medesima situazione di Minturno, convocando i consigli comunali gli ultimi giorni utili”.
Infine, anche il sito istituzionale del Comune ha ricevuto il semaforo verde per la trasparenza da parte dell’Autorità Nazionale AntiCorruzione. Dopo ben due lettere del dott. Raffaele Cantone finalmente anche Minturno è in regola come altri Enti.
Giuseppe Mallozzi