Politica

Minturno / Controllo sulla gestione dell’acqua pubblica, il sindaco Stefanelli: “Basta ipocrisie”

MINTURNO – “Basta ipocrisie, se vogliamo che ci sia un vero controllo dei Comuni sull’operato di Acqualatina, occorre costruire una serie struttura pubblica di controllo con adeguate risorse professionali sia in termini quantitativi che qualitativi”. Lo dichiara il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli, in merito all’ultima riunione tenuta dall’Ato4 che verteva sui rincari delle tariffe del servizio idrico.

“La segreteria tecnica operativa va messa in condizione di fare il suo lavoro: per fare questo non basta nominare un dirigente ma occorre dargli una seria struttura operativa. Occorre potenziare il bilancio a disposizione della Sto (segreteria tecnica operativa) per metterla in condizione di assumere personale adeguato ai compiti da svolgere. Nello specifico occorre a mio avviso dotare la Sto di almeno 5/6 figure tecniche (immagino uno per ogni sotto ambito dell’attuale Ato4), almeno un esperto in materie economiche e uno in materie giuridiche.

Il controllo sul gestore non riguarda solo l’esatta esecuzione delle opere, ma anche gli aspetti economici e giudici della gestione. Fino ad oggi l’assemblea dei sindaci ha prodotto tante discussioni sul piano di investimenti, sui bilanci, sull’acquisto delle quote azionarie del privato, ma la realtà è che, in maniera quasi beffarda, i sindaci non hanno mai avuto il coraggio di aumentare la dotazione finanziaria a disposizione dell’organo pubblico deputato al controllo. E’ come se le giunte comunali dessero gli indirizzi di governo ad una macchina amministrativa fatta di qualche unità di personale: sarebbe impensabile.

Sorprende che proprio i sindaci paladini dell’acqua pubblica – e qui il riferimento è alla collega di Formia, Paola Villa, oltre che ad altri sindaci come Damiano Coletta di Latina, ndr – siano poi contrari ad aumentare la dotazione finanziaria della Segreteria tecnica operativa. La proposta che faccio ai miei colleghi sindaci, e al mio partito in special modo, è quella di concentrarsi per costruire le condizioni per un controllo concreto e adeguato del gestore del servizio idrico integrato. Pensare di controllare un portaerei come Acqualatina con una barchetta è pura utopia, a meno che non ci sia l’interesse a non avere una struttura tecnica di riferimento che possa supportare i sindaci nel proprio compito di controllo e di indirizzo del governo del servizio idrico”.

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