GAETA – Momenti di tensione nel primo pomeriggio di domenica sul lungomare di Serapo a Gaeta, dove diversi bagnanti hanno accusato un uomo, sulla quarantina, di aver tentato di molestare alcuni bimbi che intorno alle 14 affollavano le acque davanti lo storico stabilimento militare. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, un uomo, di corporatura robusta e decisamente abbronzato, sarebbe stato notato in atteggiamenti equivoci vicino ad alcuni bambini. Scattava l’allarme ma l’uomo riusciva a fuggire via da quel tratto di mare in cui si trovava e dalla stessa spiaggia. I bagnanti però non si sono rassegnati e, dopo qualche minuto, lo hanno notato in uno stabilimento vicino, il “Cycas”, dichiarandosi convinti che quella persona fosse la stessa che aveva cercato di molestare in mare alcuni minori.
L’uomo “indiziato” si è difeso e, sul punto anche di essere aggredito, ha risposto di non sapere di cosa la folla, inviperita, stesse parlando. In pochi minuti si crea un capannello di persone con l’uomo che – come detto – ha rischiato il linciaggio e, proprio per evitare il peggio, è stato portato all’interno dei locali del lido di Serapo. Intanto sul posto sono arrivati i carabinieri della locale tenenza che, coordinati dal Comandante Giovanni Pastore ed in stretto contatto con i vertici della Compagnia di Formia, hanno deciso di portarlo in Caserma e di interrogarlo a lungo. Le prime certezze dei bagnanti che avevano dato l’allarme col passare dei minuti si sono trasformate in diversi “non siamo sicuri che sia lui”. La posizione dell’uomo è tuttora al vaglio dei Carabineri ma potrebbe risolversi anche con tante scuse.
Una curiosità, infine: tutti gli stabilimenti balneari di Serapo hanno saputo in tempo reale quanto si stava verificando nel lido militare e all’interno del “Cycas” attraverso un profilo whattsapp inaugurato ed operativo da tempo per fare rete e migliorare in maniera sinergica le rispettive attività economiche ed imprenditoriali.