GAETA – L’indole violenta la manifestava ogniqualvolta alzava il gomito ed erano ingiurie, sputi e aggressioni fisiche. E così che è finito in manette a Gaeta un cittadino albanese di 50 anni con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Ad operare l’arresto sono stati gli agenti di una volante del commissariato di Polizia in stretto coordinamento con il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Beatrice Siravo.
Anni di forzati silenzi sono stati denunciati agli uomini del vice questore Mauruzio Mancini dalla donna, di 48 anni, aggredita dal marito insieme alla figlia minore al termine dell’ennesima lite degenerata in botte e malversazioni di natura psicologica. La versione delle due vittime sono state naturalmente verificate dagli inquirenti che, nel frattempo, si mettevano alla ricerca del 50enne albanese, trovato – come se nulla fosse successo – seduto in un bar, a poca distanza, dall’abitazione teatro da anni di una serie infinita di violenze di ogni natura.
Gli accertamenti della Polizia di Gaeta stabilivano, inoltre, come il 50enne, nel frattempo associato nel carcere di Cassino non fosse nuovo a simili e violenti episodi, di cui è stato protagonista sia in Albania che in Italia ai danni della prima moglie per i quali era stato anche condannato.