Cronaca

Ponza / Noleggio attrezzature balneari, la Procura di Cassino apre un’inchiesta

PONZA – Un accoltellamento a fine maggio tra due noleggiatori ha permesso ai Carabinieri della Stazione di Ponza di smascherare una vera e propria guerra degli affitta-sdraio a Frontone, l’unica spiaggia della principale isola pontina realmente fruibile da residenti e soprattutto dai turisti. In quest’ottica il sindaco di Ponza Franco Ferraiuolo ed il dirigente dell’ufficio demanio del comune, Mauro Nunzi, sono stati sentiti in Procura a Cassino come persone informate sui fatti su una vicenda diventata nel frattempo materia d’inchiesta da parte del sostituto procuratore Valentina Maisto: una serie di di presunti falsi nelle attestazioni fatte dalle società autorizzate per il noleggio delle attrezzature balneari.

I Carabinieri della Stazione di Ponza, coordinati dal Maresciallo Sergio Bartolotta, avviarono le indagini, quasi per caso, a fine maggio dopo uno screzio al culmine del quale, sulla spiaggia di Cala Feola, spuntò un coltello. Due noleggiatori, che sarebbe stati autorizzati dal comune in ritardo, il 24 giugno, vennero a contatto non tanto per l’utilizzo gratuito di sdraio e ombrelloni quanto per la possibilità, garantito da uno di loro, di ospitare alcuni turisti nel proprio chiosco bar. Questo episodio fu la punta dell’iceberg di una presunta illegale gestione delle attrezzatture balneari. Le due cooperative escluse dal bando del comune, unitamente ad una ditta individuale, denunciarono una serie di irregolarità specificando che i tre affitta-sdraio autorizzati avrebbero dichiarato falsamente, rispondendo all’avviso pubblico, di avere entro 50 metri dalla spiaggia uno spazio da utilizzare come deposito di ombrelloni e lettini.

Le indagini, con l’informativa presentata dal Maresciallo Bartoletta alla dottoressa Maisto, hanno conosciuto un punto di svolta con l’audizione in Procura del sindaco di Ponza Ferraiuolo e soprattutto del dirigente dell’ufficio demanio ed attività produttive del Comune che, partecipando ad un sopralluogo con la polizia locale e dei carabinieri, è finito nel mirino delle cooperative “Frontone Village” e “Gemini” e della ditta individuale “Alfredo De Gaetano”. Rappresentate dagli avvocati Cecilia Greca e Leonardo Zipoli, hanno presentato un’altra diffida chiedendo l’annullamento delle autorizzazioni rilasciare alle tre cooperative che hanno ottenuto i permessi per affittare sdraio e lettini a Frontone. Il Tar di Latina intanto non ha sospeso gli atti impugnati, per non creare problemi particolari ai turisti, e ha fissato al 16 ottobre l’udienza in cui analizzare la vicenda nel merito.

La vicenda – come detto – è finita in Procura a Cassino perché gli esclusi da questo bando comune stigmatizzano quelle che chiamano “le continue e volontarie omissioni contrarie ai doveri del proprio ufficio e per ciò stesso sanzionabili penalmente” e osservano che, anziché “essere tutelati alle luce dell’eclatante riscontro effettuato dallo stesso Comune unitamente alle forze dell’ordine, sono oggetto di vaghe ritorsioni da parte dell’Amministrazione nei confronti delle loro attività”.

Saverio Forte

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