FORMIA – L’invidia è un sentimento umano e il primo, forse anche per merito della sua bravura e fama, ad alimentarla è un torinese ma formiano d’adozione ormai: l’amministratore unico della Formia Rifiuti zero. Nell’infinito e sterminato curriculum vitae del manager che dal 2014 si sta occupando del ciclo dei rifiuti a Formia e da qualche anno a Ventotene è stato occupato un altro rigo. Secondo quanto scrivono i colleghi del portale Livornotoday – che ringraziamo per la concessione della foto – Rossi è diventato anche il nuovo amministratore unico dell’Aamps, l’azienda municipalizzata che si occupa anch’essa del ciclo dei rifiuti nel capuologo labronico.
La scelta del 45enne manager torinese, ma – come dice lui – “di Gianola d’adozione”, è avvenuta dal neo sindaco di centro sinistra di Livorno Luca Salvetti e dall’assessore all’Ambiente Giovanna Cepparello. La scelta di guidare l’Aamps, dopo le dimissioni delll’amministratore unico Federico Castelnuovo e del direttore generale Paola Petrone , è stata assunta dall’assemblea dei soci ed è caduta su “Raphael Rossi, 45 anni, con alle spalle numerose esperienze nell’amministrare aziende pubbliche nel settore della gestione dei rifiuti. Da ora in poi Aamps svolterà – sono state le parole del primo cittadino di Livorno – Rossi è una persona che ci può dare ampie garanzie sulla gestione dell’azienda. Da oggi le vicende e la storia di Aamps svoltano – ha aggiunto il sindaco ex giornalista di Livorno -. Si cambia registro dopo quanto fatto dalla precedente amministrazione dell’azienda dei rifiuti. Abbiamo fatto una valutazione generale di quanto è stato fatto soffermandoci sia sugli aspetti positivi, come l’aver lavorato in condizioni non semplici visto il concordato preventivo, sia negativi come l’aver regalato ai livornesi una città più sporca portando i cittadini all’esasperazione per quanto concerne la differenziata. Adesso non si deve più guardare al passato”.
Il sindaco poi ha illustrato le ragioni della scelta dell’amministratore unico della Formia Rifiuti zero: “Insieme all’assessore Cepparello abbiamo pensato a quale figura poteva dare garanzie con un approccio moderno al concetto di gestione dei rifiuti della città e la scelta è ricaduta su Rossi. Con lui abbiamo trovato piena sintonia su quelli che sono gli obiettivi da raggiungere perché questa città ha sì tanti problemi, ma anche tante potenzialità”. Il nuovo amministratore unico dell’Aams aveva già conosciuto la realtà livornese in quanto, nel 2013, aveva progettato l’avvio del porta a porta nel quartiere Venezia. Adesso vi torna a distanza di 6 anni con un ruolo di prestigio ma anche di grande responsabilità: “Ho accettato – ha dichiarato ai colleghi di Livorno Today – con grandissimo piacere la proposta che mi è stata fatta dal sindaco e dall’assessore. La mia missione sarà quella di ricucire i rapporti tra i cittadini e i lavoratori dell’azienda perché la gestione dei rifiuti incide sulla qualità della vita e sull’ambiente. Condivido pienamente il programma che è stato presentato dalla maggioranza e credo che serva costruire un sistema di raccolta dei rifiuti che responsabilizzi maggiormente le persone. Rimarrà il porta a porta ma va migliorato perché deve apportare reali vantaggi ai cittadini. L’inceneritore? Sono d’accordo con il suo spegnimento ma prima occorre creare una rete importante di impianti”.
Per quanto riguarda l’ingresso in azienda di nuove figure, Rossi non si sbilancia: “È ancora presto per fare valutazioni. Sicuramente da parte mia non ci sono pregiudizi verso gli attuali dirigenti, anzi. Solamente dopo che avrò preso maggiore contatto con questa realtà potrò fare le mie valutazioni”. Il principale portale d’informazione del capoluogo labronico, poi, traccia un profilo sul nuovo amministratore unico di Aamps. Classe 1974, dopo la laurea magistrale conseguita nel 2002 in Scienze della comunicazione, nel 2006 si è specializzato in gestione dei rifiuti alla “Scuola agraria del Parco di Monza” della quale è stato collaboratore andando ad integrare il “Gruppo di studio sul compostaggio e la gestione integrata dei rifiuti”. Nello stesso anno fonda con alcuni colleghi una società di ingegneria la Esper – Ente di Studio per la Pianificazione Ecosostenibile dei Rifiuti, con la quale viene chiamato a contribuire all’avvio del PaP di grandi città come Roma, Trento, Bari e poi, nell’epicentro dell’emergenza rifiuti, nel maggio 2008 anche a Napoli. Di seguito i suoi principali ruoli in alcune società pubbliche di gestione dei rifiuti: Dal 2004 al 2010: consigliere d’amministrazione e vicepresidente cda della della Amiat spa di Torino. Durante la sua permanenza, la raccolta differenziata di Torino è passata dal 26 al 42%; Dal 2011 al 2012: presidente cda con poteri esecutivi del Consorzio Asia Sapna di Napoli; dal 2012 al 2014: amministratore delegato di Lonia spa di Reggio Calabria; Dal 2013 al 2014: presidente del cda di Iren Emilia spa di Reggio Emilia; dal 2014: amministratore unico di Formia Rifiuti Zero srl di Formia; dal 2015 al 2019: Presidente dell’Organismo di Vigilanza costituito di Asm Rieti spa”. Mentre il neo sindaco di Livorno annunciava la nuova guida della sua municipalizzata dei rifiuti, la Formia rifiuti zero annunciava, questa volta senza alcun annuncio “urbi et orbi”, il nome del suo nuovo e primo direttore generale: si trattra di Aldo Iacomelli che con 91 punti si è aggiudicato un concorso finito sotto la lente d’ingrandimento, a più riprese, del gruppo consiliare della Lega al comune di Formia.
Il motivo? Raphael Rossi inizialmente aveva fatto parte della commissione selezionatrice, come se il sindaco Paola Villa diventasse componente della commissione d’esame per l’aggiudicazione a tempo indeterminato di un qualsiasi incarico pubblico al comune di Formia. Rossi, dopo i rilievi della Lega, si era improvvisamente dimesso ma a scegliere i candidati fu proprio lui. Del vincitore si conosce nome e cognome, degli altri in graduatoria no. Lo si legge dal sito ufficiale della Formia rifiuti zero dove i secondi classificati, raccogliendo ex aequo lo stesso punteggio (82), hanno due codici( 8963 e 8391), il terzo (71 punti) ha il codice “76AC”; il quarto (68 punti) ha l’identificativo “2012” ed il quinto classificato con 66 punti ha l’identificativo “87AZ”. Il motivo di questa assurda decisione di surrogare i nominativi dei partecipanti ad un regolarissimo concorso di una municipalizzata pubblica con i numeri e l’alfamerico ricavati dagli ultimi quattro caratteri del numero del documento di identità prodotto dalla presentazione della domanda di ammissione? E’ la privacy che lo impone… E il comune, socio unico della Formia Rifiuti Zero, che continua a rimanere in religioso silenzio…
Saverio Forte
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.