PONZA – Era stato ipotizzato anche lo svolgimento di un referendum popolare su richiesta del locale circolo dei Fratelli d’Italia. E, invece, il comune di Ponza ci ha ripensato: torni sotto la giurisdizione dell’ente l’isolotto di Zannone dopo quarant’anni di gestione, da più parte ritenuta “dannosa ed inutile”, da parte dell’ente parco nazionale del Circeo. L’ha deciso la Giunta municipale che, rispolverando una delibera del consiglio comunale del marzo del 2017, ha chiesto di riprendere l’iter avviato dall’ex sindaco di Ponza Pietro Vigorelli. L’esecutivo, al momento guidato da Franco Ferraiuolo, ha approvato una delibera innanzitutto con cui si dà mandato all’avvocato Giacomo Mignano che dovrà avviare la procedura per revocare la concessione di Zannone al Parco e chiedere all’ente che gestisce l’area protetta un risarcimento per i danni che avrebbe arrecato agli immobili presenti sull’isola e di proprietà comunale.
Il Parco nazionale del Circeo è accusato di aver omesso, come previsto dalla convenzione siglata otto anni fa con il Comune, di pagare l’affitto previsto e a investire oltre 55mila euro per una serie di interventi a Zannone. Il comune chiede le somme che l’ente parco si era impegnato a impiegare ai fini della promozione, della manutenzione e della miglior fruizione del territorio di Zannone, degli immobili di sua proprietà ma anche il risarcimento dei danni subiti al proprio patrimonio, in conseguenza di una loro non corretta detenzione.
Esulta ora l’ex sindaco di Ponza, il giornalista Mediaset Piero Vigorelli: “Finalmente la Giunta Ferraiuolo ha adottato il suo primo vero atto politico: denunciare il parco nazionale del Circeo per lo scempio consumato a Zannone in lunghi 40 anni, “per il degrado della Villa Comunale e per avere quei quattro spiccioli del canone d’affitto di Zannone che il Parco, come sempre da 40 anni, non versa mai con correntezza. Ma a tutto questo, per oltre due anni, la giunta Ferraiuolo si era sempre opposta, ricominciando ad inciuciare con il Parco, fra salamelecchi e inchini. Addirittura c’è stata l’assessora Gelsomina Califano che, membro del direttivo del Parco, aveva votato a favore della gestione del Parco dei Sic e Zps di Ponza e Palmarola, – arrivando anche a negare di averlo votato. Questo voltafaccia della giunta ci piace anche fa sempre piacere avere ragione. Ora confidiamo che l’avvocato Mignano, che ha tutta la nostra stima, vada avanti spedito con una grandinata di denunce – conclude l’ex sindaco di Ponza Vigorelli – E speriamo che la giunta non faccia un altro retromarcia, magari accontentandosi di incassare dal Parco gli spiccioli dell’affitto. Questo sarebbe disonorevole”.
Saverio Forte