FORMIA – E’ diventata impossibile la vivibilità per centinaia e centinaia di cittadini che, residenti nei pressi del centro di trasferenza dei rifiuti e del depuratore di Acqualatina in località ex Enaoli, lamentano da settimane – causa anche il gran caldo, l’emissione di miasmi insopportabili. Il forte e cattivo odore di rifiuti avviene soprattutto alle prime ore del mattino, una situazione che sta riducendo la loro qualità della vita e costringe i residenti a tenere chiuse le finestre, nonostante le belle giornate. I cittadini hanno avviato una raccolta di firme e sono fortemente interessati a coinvolgere di questa grave emergenza ambientale l’Asl, l’Arpa e finanche la Procura della Repubblica alla luce dell’annuncio fatto soltanto venti giorni da Raphael Rossi, l’amministratore unico della Formia Rifiuti zero, la municipalizzata del comune che si occupa del ciclo dei rifiuti, che parlava dell’installazione, agli inizi di luglio, di un impianto di nebulizzazione enzimatica per abbattere le emissioni odorigene legate alla presenza di rifiuti presso il centro di trasferenza dei rifiuti in via Santa Maria a Cerquieto a Formia.
L’impianto è costituito da una rete di beccucci sospesi a cinque metri di altezza lungo dei tiranti di acciaio che cingono l’area di novanta metri quadrati del Centro Comunale di raccolta in cui vengono depositati i cassoni dell’organico. L’impianto nebulizza a 80 bar di pressione tramite questi beccucci una miscela di enzimi che hanno la proprietà di abbattere le emissioni odorigene. Ma, nonostante l’annuncio di Rossi, la situazione non è affatto cambiata. Anzi, sarebbe peggiorata quando invece questo impianto avrà dovuto svolgere il proprio ruolo con le alte temperature e nei momenti di bassa pressione e di inversione termica cioè quando l’aria è immobile e le emissioni odorigene si diffondono in modo molesto. Rossi aveva anche specificato il costo, poco meno di diecimila euro, per l’acquisto di questo impianto, finanziato – aveva sottolineato – dalla Formia Rifiuti zero con proprie economie gestionali “per migliorare le condizioni ambientali dell’area limitrofe al centro comunale di raccolta”. Insomma un sistema molto innovativo, visionato per la prima volta in Lombardia, per “abbattere le emissioni odorigene causate dal deposito dell’organico”. L’amministratore della Formia Rifiuti Zero Raphael Rossi era andato oltre: “Siamo consapevoli che la nostra azione virtuosa di gestione rifiuti può causare dei fastidi. L’impianto che abbiamo montato, primo in provincia di Latina, mostra il nostro sforzo costante per migliorare e ridurre le molestie che possiamo causare e di cui ci scusiamo. Nell’ottica di creare un rapporto sempre più attento alle esigenze dei cittadini invitiamo gli abitanti del territorio interessati a visitare l’impianto”.
A farsi portavoce ora delle numerose segnalazioni, decisamente preoccupate, dei cittadini è il coordinamento comunale della Lega di Formia che, rimarcando come questo impianto non funzioni come dovrebbe, chiede all’Amministrazione Comunale, il socio unico della Frz, d’intervenire quanto prima al fine di eliminare i notevoli disagi che deve sopportare la popolazione confinante all’area dell’ex Enaoli.
Saverio Forte