FORMIA – “La delocalizzazione dell’istituto comprensivo Vitruvio Pollione in via Rotabile a Maranola? A noi non risulta. Noi siamo abituati a parlare con le carte ed una di queste contiene un incarico per redigere relazione geologica così come prevede l’avvenuto finanziamento di abbattimento e ricostruzione ‘in loco’ della stessa scuola”. L’Architetto Giuseppe Caramanica del settore Opere pubbliche del comune di Formia per la sua calma olimpica sarebbe stato per il fondatore dell’olimpismo moderno, il barone Pierre De Coubertin, l’ideale presidente ad honorem del comitato olimpico internazionale. Caramanica ha ostentato questa serena posizione partecipando lunedì mattina ad un’infuocata seduta della commissione Lavori pubblici che il suo presidente, l’avvocato Fabio Papa, era stato costretto a convocare sotto la canicola di inizio agosto dopo gli assalti di fioretto ardenti tra il sindaco Paola Villa – propensa a valutare con un “carattere partecipativo e democratico” l’ipotesi di trasferire in via Rotabile a Maranola la scuola in cui un giorno appena terminato il mandato di sindaco di Formia tornerà ad insegnare matematica e scienze naturali – e la sua “datrice di lavoro”, la dirigente scolastica Annunziata Marciano.
L’istituto scolastico di via Emanuele Filiberto la sua contrarietà a delocalizzare l’ha palesata nelle assemblee pubbliche e sopralluoghi sinora organizzate e svolti e, ora, per non lasciare nulla di intentato ha promosso una serie di accessi agli atti sia al comune di Formia che alla Regione Lazio da cui arrivano i quasi milioni di euro dei Ministeri dell’economia e dell’istruzione per l’abbattimento e ricostruzione in loco dell’istituto comprensivo Pollione e della palestra della dirimpettaia scuola elementare “Edmondo De Amicis”. Che la politica si accapigli senza alcuna ragione l’ha tenuto a precisare in commissione Lavori Pubblici l’architetto Caramanica con una qualifica chiara ed evidente: responsabile unico del procedimento sulla scorta dell’importante finanziamento ottenuto dal comune nel 2018. I dieci milioni di euro hanno – sino a prova contraria – una destinazione ben precisa ed in quest’ottica – ha rivelato l’architetto Caramanica – il settore Opere pubbliche ha attribuito un incarico per redigere una relazione geologica per il sito di via Emanuele Filiberto. Il resto è dialettica politica – ha aggiunto Caramanica facendo fatica a celare il sorriso sotto i suoi baffi – e gli uffici dell’ente vogliono rimanervi fuori. In commissione i termini delocalizzazione e trasferimento sono stati utilizzati col contagocce questa volta e, dopo la netta contrarietà del gruppo di maggioranza di “Ripartiamo con voi” all’ipotesi di realizzare a Maranola il nuovo istituto comprensivo “Vitruvio Pollione”, lo stessa rappresentanza della maggioranza nella commissione Lavori Pubblici. celando un legittimo imbarazzo, ha responsabilizzato per quanto avvenuto negli ultimi giorni.. facebook e, immancabilmente, la stampa.
Un prevedibile atto d’accusa dopo che il capogruppo della Lega, Antonio Di Rocco, ha consegnato alla commissione una petizione con oltre 1200 firme finalizzata ad evitare lo spostamento della scuola di Mola. Un mandato ricevuto dall’esponente del carroccio da parte del corpo docenti, del personale ata , dei genitori degli alunni e delle attività commerciali della zona che hanno chiesto ad alta voce di non delocalizzare la scuola Pollione altrove. “L’istituto resterà nel rione di Mola – ha osservato Di Rocco – E’ la vittoria di una città intera contro una scelta insensata. La dichiarazione dell’assessore ai lavori pubblici Pasquale Forte, che ringraziamo per aver capito l’errore che stava per compiere l’amministrazione, che ha affermato che al 98% la scuola resterà nel quartiere ci tranquillizza ma terremo alta l’attenzione per evitare la perdita del finanziamento o ulteriore strane prese di posizione. Noi ringraziamo tutti quelli che si sono adoperati per evitare questa scelta scellerata di delocalizzazione da parte dell’amministrazione con la scusa di finti processi partecipativi… La non delocalizzazione è – secondo la Lega – la vittoria di un’intera città”.
Dopo gli annunci social del sindaco Villa e le bacchettate di “Ripartiamo con voi”, la maggioranza consiliare starebbe per effettuare un dietro front sull’ipotesi di realizzare a Maranola il nuovo istituto Pollione? Sembrerebbe di sì, secondo quanto scrive anche la responsabile del dipartimento scuola della lista “Formia con te” Roberta D’Angelis: “Partecipando ai lavori della commissione, abbiamo appreso con stupore che nessuno della maggioranza e nè, tantomeno, il Sindaco avrebbe mai parlato di delocalizzazione. Un consigliere di minoranza, che nella precedente consiliatura si è occupato a partire dal 2013 del finanziamento, menzionando la delibera della Giunta Regionale di concessione dello stesso, ha confermato chiaramente che la delibera statuiva eventuale demolizione e ricostruzione in loco. La possibilità, quindi, che questo finanziamento possa essere dirottato per ricostruire accanto alla De Amicis, deve essere oggetto di apposita negoziazione dell’attuale amministrazione con gli uffici preposti della Regione Lazio. Apprezziamo la circostanza che i partecipanti ai lavori odierni della commissione abbiano “trascurato” e quasi “dimenticato” il termine delocalizzazione – ha concluso D’Angelis – Se questo manifesta la volontà di demolire e ricostruire in loco comunichiamo la nostra soddisfazione.”
Intanto non si è fatta attendere la presa di posizione dell’amministrazione comunale che ha voluto replicare a muso duro alle dichiarazioni “trionfalistiche” del capogruppo della Lega Antonio Di Rocco attraverso una nota stampa della vice-presidente della commissione consiliare “scuola” Emanuela Sansivero. A suo dire l’istituto comprensivo “Pollione” “non è un trofeo” da conquistare a tutti i costi attraverso una strumentalizzazione di “tutto e tutti, perfino del bene dei ragazzi, della scuola, delle famiglia e della tranquillità”. La professoressa Sansivero si è sentita “fortemente toccata da questo gioco al massacro… Allo stato attuale si stanno ancora aspettando pareri idrogeologici dalla Regione, dopo di che si provvederà alla scelta definitiva, nei tempi giusti. Vero è che i tempi stringono e la ricostruzione in loco resta comunque il caposaldo, non possiamo certo perdere un’opportunità così importante come quella del finanziamento. Nel frattempo però c’è chi approfitta di questi tempi tecnici morti per racimolare consensi, farne spot politici, autoproclamarsi paladini di una battaglia inesistente. Quella della difesa ad oltranza della ricostruzione in loco. Si raccolgono firme, si terrorizzano le famiglie, si fa leva sulle abitudini, sulle paure, ci si veste di panni che ora non servono, non sono utili”. La vice-presidente della commissione scuola nella parte conclusiva si rivolge ai “cari colleghi consiglieri della Lega” e li invita a “posare gli elmetti, riponete le bic sul taccuino perché non c’è nessuna battaglia, nessun nemico e nessun trofeo da alzare. Gli unici vincitori saranno gli studenti che a breve avranno la scuola nel luogo che favorisce maggiormente il mondo scolastico e non le fazioni politiche. Vi chiedo un passo indietro, noi dobbiamo farci da parte, perché vengono sempre prima loro, gli studenti!”
Saverio Forte