GAETA – Non si sono fatte attendere le prime posizioni in merito alle diverse sentenze del Consiglio di Stato – presidente Paolo Troiano, consiglieri Fabio Taormina, Giuseppe Castiglia, Daniela Di Carlo e Roberto Caponigro – che hanno attribuito al comune la proprietà dei quasi 26mila metri quadrati dell’area industriale su cui sorgeva, sino a poco meno di quarant’anni fa, l’ex vetreria Avir a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Serapo. La conclusione cui è giunto il Consiglio di Stato nelle varie sentenze con cui sono state recepiti ora i ricorsi del Comune contro le ordinanze del Tar del 2014 è stata pressochè identica: il frazionamento dell’area dell’ex vetreria, creando 25 subalterni e permettendo la loro successiva vendita in violazione dell’articolo 30 del Dpr 2780/2001, ha comportato lo smembramento dell’assetto proprietario dell’antico complesso industriale…. comprensivo di terreni, fabbricati e capannoni esistenti, unitamente ad un ulteriore fabbricato, denominato “palazzo rosso” o “case rosse”, contiguo al primo, costituito da 25 appartamenti, con annesso cortile, in origine destinati ai dipendenti dell’ex vetreria”.
I giudici amministrativi hanno dato ragione al comune di Gaeta secondo il quale quei frazionamenti, effettuati in assenza di specifica normativa urbanistica, in particolare delle previsioni dei pertinenti strumenti urbanistici, comprendendo fra questi anche eventuali strumenti attuativi presentati e non ancora licenziati dagli organi competenti, hanno configurato una lottizzazione abusiva. La divisione del terreno e l’alienazione dei lotti risultanti, che costituisce attività precedente a quella edificatoria ma ad essa finalizzata, è stata di per sé lesiva del potere pubblico di programmazione del territorio compromettendo la potestà comunale ad effettuare razionali ed armoniche scelte urbanistiche con gli specifici strumenti di pianificazione previsti dalla legge.”
A gioire in questi giorni, insieme al sindaco di Forza Italia di Gaeta, sono – per quanto possa apparire politicamente paradossale – due storici rappresentanti della sinistra cittadina, gli ex assessori Beniamino Gallinaro ed Ersilia Vitiello. Il loro pensiero l’hanno reso noto attraverso l’associazione ambientalista “La Barba di Giove” di cui fanno parte. A loro dire il consiglio di Stato con le sentenze emesse il 7 febbraio scorso e pubblicare il 6 agosto ha “messo una parola fine alla annosa questione del riordino urbanistico dell’ex vetreria – osservano subito Gallinaro e Vitiello – Ci sono volute le indagini della magistratura e il coraggio di qualche battitore solitario per acquisire quello che da anni dicevamo: l’area ex Avir deve essere pubblica. La decisione del Consiglio di Stato fa risaltare ancor di più la mancanza di coraggio delle varie amministrazioni che nel tempo hanno affrontato la questione, sempre in difesa o attenti alle esigenze del privato. Il Consiglio di Stato, poi, ravvisando la configurazione della lottizzazione abusiva, ha accolto l’appello proposto dall’amministrazione comunale e ha reso possibile il procedimento di acquisizione di diritto al patrimonio disponibile del Comune di tali aree”. Una prima fase si è conclusa ora se ne apre un’altra. Il sindaco Mitrano conferma di essere “pronto, anche domani mattina” ad attivare le ruspe per demolire l’ex vetreria grazie alla previsione di 900 mila euro stanziati nel bilancio di previsione 2019″.
La associazione di Gaeta annuncia un’azione politica di marcatura ad uomo: “Vigileremo perché si avvii in tempi rapidi l’acquisizione di tali aree e che nella proposta di variante al piano regolatore che le interesserà siano prevalenti gli usi pubblici” – aggiungono Beniamino Gallinaro ed Ersilia Vitiello. Il 3 agosto 2012 il consiglio comunale di Gaeta con la delibera numero 46, revocando una precedente provvedimento consiliare, individua nuovi criteri per la riqualificazione dell’area ex Avir attraverso una variante al Prg: la destinazione dell’area a verde pubblico, sport e servizi con prevalenza a spazi verdi attrezzati; la creazione di parcheggi pubblici o a uso pubblico; valutazione di funzioni volte a favorire iniziative turistiche; miglioramento della viabilità urbana.” Saremo attenti affinché siano rispettate le indicazioni proposte dalla delibera consiliare numero 46 e approfittiamo dell’occasione per invitare l’amministrazione ad abbandonare il progetto di parcheggio multipiano degli Spaltoni, inutile e costoso e puntare sull’area ex Avir per nuovi parcheggi”.
Non si è affatto attendere la replica, ironica, del sindaco Mitrano: “Mi rendo di aver compiuto un’azione di sinistra e me ne compiaccio. Forse dovevano essere altri a farlo. Nel passato più o meno recente. Il parcheggio nell’ex Avir? Certo che lo realizzeremo ma per il progetto di finanza per la realizzazione di un multipiano agli Spaltoni non si torna indietro. Questa città ha una fame antica di posti auto e nessuno può smentirmi…”
Saverio Forte