ECONOMIA – I mercati finanziari sono pieni di titoli ambiziosi e di società impegnate nello scalare le classifiche mondiali nei loro settori specifici. Essere ambiziosi, osare e non aver timore nell’accelerare i tempi sono valori che hanno portato l’Apple di Steve Jobs ad occupare il podio nel settore delle tecnologie per anni.
Attualmente la società che maggiormente incarna il motto di Jobs “Be hungry be foolish” è senza dubbio Amazon, il colosso di Seattle di Jeff Bezos.
Una compagnia nata dall’ambizione
Di ambizione Amazon ne ha parecchia, e lo ha dimostrato sin dalla nascita: Jeff Bezos, uomo più ricco del mondo, nel 1995 cambia il nome della sua società da Cadabra ad Amazon.
Il nome della società stessa riflette le chiare intenzioni di portare Amazon ai vertici mondiali: il valore del posizionamento alfabetico della prima lettera tanto quanto il riferimento al Rio delle Amazzoni, il fiume più lungo e con maggior portata al mondo, riflettono le intenzioni iniziale dello stesso Bezos.
Nello sviluppo dell’azienda Bezos ha riversato tutte le sue conoscenze: gli anni di lavoro a Wall Street nel settore informatico, gli investimenti su Google (Bezos fu uno dei primi investitori della compagnia, con 250.000 dollari nel 1998) e la costruzione delle reti per il commercio internazionale per Fitel e Bankers Trust.
Nel 2014 Bezos è nominato miglior CEO al mondo da Harvard Business Review: ormai la strada è spianata e Amazon è protagonista di una crescita senza limite.
Di cosa si occupa Amazon?
I settori in cui Amazon è attiva sono innumerevoli, tutti legati alle tecnologie. Il più noto è, senza dubbio, quello dell’e-commerce, che ha reso la compagnia una delle più famose al mondo.
Tuttavia l’e-commerce non è tutto: l’Amazon Web Services, una delle sezioni più proficue della compagnia, che offre servizi di cloud computing all’avanguardia, hanno permesso lo sviluppo dei servizi supplementari della società oltre a essere messa a disposizione di altre aziende.
Grazie all’innovatività e alla potenza di calcolo dell’Amazon Web Services, il colosso di Seattle si è potuto affermare anche nel settore dello streaming (Amazon Music e Amazon Movie), tutti inclusi nel servizio di abbonamento a Amazon Prime. Si tratta di servizi destinati a ricoprire un ruolo fondamentale, soprattutto viste le pessime prestazioni del titolo Netflix nell’ultimo periodo.
L’ingresso nel settore del pharma e del banking, inoltre, dimostrano l’intenzione della società di diversificare il proprio fatturato e rendere completa l’esperienza fornita agli utenti, sfruttando i numeri dell’e-commerce per far crescere anche le altre sezioni e togliere di mezzo la concorrenza.
Previsioni sulle azioni Amazon
Per chi è interessato a comprare azioni Amazon, sarà utile sapere che ne pensano gli analisti a riguardo.
Amazon è la compagnia con più raccomandazioni buy da parte di analisti indipendenti: su 50 analisti consultati da Bloomberg, 47 hanno dato valutazione di acquisto e solo 3 si sono pronunciati a favore dell’attesa. Nessuno ha consigliato la vendita, sicché il 94% degli analisti consiglia l’acquisto.
Il titolo Amazon, sempre secondo gli analisti, punterebbe entro il 2020 a sfondare la soglia di quota 3000 dollari (il coronamento perfetto di una crescita che ha portato le azioni Amazon da 1,50 dollari nel 1997 a oltre 1.700 dollari di inizio 2019). Entro il 2021, inoltre, la compagnia di Bezos dovrebbe superare la soglia di 1,5 trilioni di dollari di capitalizzazione di mercato, confermandosi come tra le maggiori società al mondo.
Come se non bastasse, anche chi si è mostrato scettico fino a poco tempo fa, alla fine è stato costretto a ricredersi.
Stiamo parlando di niente meno che Warren Buffet, l’Oracolo di Omaha, uno degli investitori maggiori al mondo, oltre che terzo uomo più ricco. Scettico fino ad un anno fa, Warren Buffet ha infine riconosciuto il successo di Amazon, investendo, nel 2019, oltre 900 milioni di dollari sulla compagni di Jeff Bezos.