FORMIA – L’iniziativa? Dovrà svolgere un ruolo primario volto ad identificare la figura di Cicerone come marchio identificativo del territorio formiano”. Dal 4 all’8 settembre tornano a Formia “Le Notti di Cicerone” che, dopo la positiva e migliorabile esperienza gestionale fortemente voluta dall’allora amministrazione di centro destra capitanata dal compianto sindaco e Senatore Michele Forte, erano finite in naftalina durante il mandato amministrativo del sindaco Sandro Bartolomeo nel 2013 in poi. L’amministrazione guidata dalla civica Paola Villa è stata di parola, ha deciso di rispolverare questo progetto di marketing territoriale e, dopo il passaggio lunedì in commissione turismo alla presenza dell’assessore al ramo Kristian Franzini, è stata formalizzata nella stessa giornata, di pomeriggio, da una delibera ad hoc della Giunta che, di fatto, ha anticipato il contenuto di un evento che apparentemente si preannuncia – o almeno – lontano anni luce da quello che dieci anni fa, nella metropolitana di Roma o alla stazione centrale di Milano, aveva tentato di sdoganare il nome di Formia all’insegna dell’illustre oratore, filosofo e politico arpinate che, secondo una certa storiografica , sarebbe stato ucciso a Formia da alcuni sicari giunti appositamente da Formia.
La delibera che annuncia (tardivamente e molto) l’evento ha il numero 244 del 19 agosto. E’ stata scritta talmente in fretta che in un passaggio non riesce ancora a definire il periodo di svolgimento de “Le Notti di Cicerone” 2019: di sicuro “andrà ad integrare il programma degli eventi e delle manifestazioni che interesseranno il territorio comunale sino ad ottobre” e anticipa che si svolgerà “nella prima decade di settembre 2019 con una “tre giorni” (o quattro giorni?) dedicata alla figura di Cicerone con un ampio programma che coinvolgerà le principali piazze del centro cittadino”. L’evento, uno dei più importanti della programmazione del comune di Formia per l’anno 2019, sarà presentato alla stampa soltanto sabato 24 agosto, alle ore 12, presso l’area archeologica Caposele. Basteranno poco meno di dieci giorni per promuovere una manifestazione che avrebbe dovuto catapultare migliaia di turisti a Formia ed “allungare” la stessa stagione turistica? E’ il primo vulnus gestionale che non può essere attribuito alle “precedenti amministrazioni”. Il motivo è semplice: la Giunta Villa ha deciso di utilizzare fondi del proprio bilancio, 90.944 mila euro provenienti dai capitoli del turismo, sviluppo economico e competitività. Quindi la Giunta municipale sapeva da tempo, da quando è stato approvato il bilancio in consiglio comunale, dove andare a reperire le risorse.
Rispettibilissima la decisione di attendere il Ferragosto per svelare il programma che nel passato, nobilitato dalla partecipazione di illustri ospiti come Alberto Angela o il compianto campione olimpico ed ex primatista mondiale dei 200 metri come Pietro Mennea, era stato parzialmente finanziato da fondi comunali. A tutto il resto ci avevano pensato la Regione Lazio (chissà se la Giunta formiana sia stata o meno capace o in grado di formalizzare la richiesta di un contributo o di partecipare ad un bando) o altri enti sovracomunali come la Camera di Commercio di Latina. E invece le “Notti di Cicerone” 2019 andranno positivamente in archivio con gli spettacoli delle associazioni culturali “Art Cloud” (17mila euro), “Sogni & spade”( 3200 euro), Performance attoriali a cura delle associazioni Teatrarte, OpenSpace/ Compagnie delle Nuvole, L’Asino d’Oro, Be Art (5000 euro), “Seminaria” (6500 euro), “Rta Sinus Formianus” (3500 euro), “Atopon” (15mila euro), all’attore Giulio Scarpati (5000 euro) e al duo Antonella Prenner – Massimo Wertmuller (3000 euro). Naturalmente bisogna aggiungerci tutto il resto, dai servizi luci e audio ai palchi, dall’incarico per la redazione del piano di sicurezza alle spese della Siae, dai bagni alla pubblicità, per un importo di 25mila euro.
A proposito di comunicazione. Ma la Giunta Municipale di Formia, su richiesta dell’assessore Franzini, non aveva individuato un’agenzia di Roma per promuovere l’intera programmazione culturale del comune di Formia? Le notti di Cicerone 2019 vanno forse stralciate da questo originario intento? Legittima e nobile è stata, poi, la scelta della Giunta formiana di chiedere l’apporto dell’associazionismo locale, più o meno noto, e di affidare direttamente l’incarico ma la decisione si presta ad un’altra critica: perchè per un impegno di spesa importante di 90mila euro si ricorre all’affidamento diretto di chicchessia quando poi per importi più bassi ed irrisori si ricorre allo strumento del bando per rendere la gestione più trasparente?
Si tratta di un doppiopesismo amministrativo che potrebbe fare a pugni nei prossimi giorni con un brevetto, di cui abbiamo copia, registrato presso l’ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dello sviluppo economico. A depositarlo il 4 gennaio scorso è stato Alessandro Musto, il figlio del dimissionario presidente della Pro Loco di Formia, Gianni Musto Donati, che ha registrato il marchio ed il logo de “Le Notti di Cicerone”. Dieci pagine davvero ricche ed innovative per la cui realizzazione totale i 90mila euro sarebbero stati davvero insufficienti. Il frontespizio ha una dicitura che farebbe tremare i polsi a chiunque: “Attenzione: questo format è protetto dal diritto d’autore”. Era il 4 gennaio 2019…
Saverio Forte