GAETA – Leonardo D’Angelo, il 53enne di Gaeta maresciallo dell’aeronautica militare e fotografo free lance, è deceduto martedì mattina all’ospedale “Dono Svizzero” per le conseguenze di una dissecazione dell’aorta. La congestione probabilmente non c’entra nulla con questa inverosimile tragedia che ha scosso la città e l’intero sud-pontino. Lo avrebbe accertato l’autopsia che, disposta dal sostituto procuratore Roberto Nomi Bulgarini, il magistrato che ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo contro ignoti, si è svolta presso l’obitorio dell’ospedale “Santa Scolastica” di Cassino. L’esame tecnico irripetibile è durato poco più di due ore e per conto della Procura inquirente è stato eseguito dall’anatomo-patologa Daniela Lucidi e dal cardiologo Nicola Maffeo. Vi ha partecipato anche il medico legale Stefania Urso, nominata dagli avvocati Lino e Marco Magliuzzi, i legali dei familiari dell’aviere deceduto – la moglie Danila Cardillo Zallo e i figli Lucrezia e Nicolò – che hanno deciso di costituirsi parte civile per accertare le cause ed eventuali responsabilità relativamente alla morte del loro congiunto. Dall’autopsia, cui non ha partecipato nessun perito nominato dall’Asl di Latina, è emerso l’aspetto, forse, più importante: questa tragedia probabilmente si poteva evitare. D’Angelo non si è sentito male lunedì sera in un locale del quartiere medioevale di Gaeta S.Erasmo per una congestione bensì per una profonda lesione dell’aorta che, se diagnosticata in tempo, non è letale. I medici del Pronto soccorso del “Dono Svizzero” hanno fornito con compiutezza ed efficacia la dovuta assistenza, in termini di diagnosi e terapia, a favore del 53enne? E’ l’interrogativo cui dovranno rispondere i periti della Procura. Lo faranno entro i prossimi 90 giorni quando depositeranno la rispettiva consulenza e prenderanno in esame anche il contenuto della cartella clinica di D’Angelo che, sequestrata dalla polizia giudiziaria del commissariato di Formia, non è stata ancora materialmente consegnata al magistrato inquirente. La salma di D’Angelo intanto è stata messa a disposizione dei familiari. Una camera ardente di D’Angelo sarà aperta oggi alle ore 16 presso il cimitero monumentale di via Garibaldi alla vigilia dei funerali in programma domani, alle 11, presso la chiesa di San Paolo, in piazza Trieste a Gaeta. Sarà l’intera città a tributare l’ultimo omaggio al maresciallo prematuramente scomparso e la stessa Aeronautica militare con un picchetto d’onore gli esprimerà i sentimenti di gratitudine per la generosa attività svolta a favore del corpo e del territorio che ha immortalato con la sua inseparabile Nikon. Saverio Forte