ITRI – Il sindaco di Itri Antonio Fargiorgio dice, ripete in tutte le salse, di avere la coscienza a posto in ordine alla presenza delle “discariche fumanti” che dall’inizio dell’estate hanno complicato non poco la vivibilità di molti cittadini residenti in località Calabretto, lungo la ferrovia Roma-Napoli. L’occasione per chiarire il ruolo svolto sinora dall’amministrazione comunale in ordine alle procedure seguite è stata una conferenza stampa che, presieduta insieme al comandante della Polizia Locale Pasquale Pugliese e alla presenza degli assessori Ciccarelli, Colucci e Di Mattia, si è svolta la vigilia di Ferragosto ma all’indomani di un’iniziativa di protesta del Movimento cinque Stelle e di un sopralluogo dell’Arpa Lazio. Una società leader del settore aveva per l’occasione effettuato un primo carotaggio di quanto sarebbe stato interratto in quest’area di proprietà di cinque persone, per lo più anziane, dal novembre 2017 al 4 luglio scorso quando di queste discariche si è cominciato a parlare in occasione di un incendio boschivo.
Sarebbero stati trovati – a detta del sindaco-avvocato di Itri – soltanto scarti di inerti derivanti dall’attività edilizia e rivestimenti bituminosi che, a causa del gran caldo, hanno provocato focolai sotterranei che hanno alzato il livello di preoccupazione da parte dei cittadini. Il sindaco di Itri in questi giorni sta trascorrendo le sue meritate vacanze e ha rinnovato la sua linea difensiva: la sua amministrazione non lascerà nulla di intentato ed in quest’ottica ha già denunciato penalmente, ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale, i proprietari dei terreni perchè non hanno ottemperato alle ordinanze del comune per il ripristino dei luoghi. Quando sarà conclusa l’indagine della Procura di Cassino e, nello specifico del sostituto Procuratore Beatrice Siravo, cui stanno collaborando i Carabinieri Forestali e la Polizia Locale, e ci dovesse essere un processo il comune non esiterà a costituirsi parte civile contro i responsabili di quest’emergenza ambientale perché il comune “in questa vicenda è parte lesa, non dimentichiamolo per favore”.
La parola d’ordine, o meglio un verbo, che ha utilizzato più volte il primo cittadino aurunco è… attendere. Bisogna aspettare, attendere, che i procedimenti di legge si concludano, sui tre versanti appena aperti: giudiziario, amministrativo e tecnico. Il periodo feriale, per esempio, non è un fedele alleato e non si conosceranno non prima di alcune settimane i risultati sul materiale estratto ed inviato dall’Arpa in un centro autorizzato di Rieti che in questo periodo è chiuso per ferie:”Solo dopo l’esito degli esami potremo capire il tipo di inquinamento e l’entità del danno”. Fargiorgio si è messo in lista d’attesa anche per quanto riguarda lo svolgimento di quella che considera la seconda fase di questa vicenda: il piano di smaltimento e di bonifica del sito nelle campagne di Calabretto: “Ho già contattato gli entri sovraordinati, Provincia di Latina e Regione Lazio perchè possano supportarci e non lasciarci soli”. Il sindaco di Itri, inoltre, ha indossato i panni di legale quando è stato sollecitato dai cronisti a replicare all’attivismo mediatico di questi giorni, ai diversi livelli, del Movimento cinque stelle: A suo dire quello in corso è un “facile allarmismo che potrebbe addirittura sfociare nel reato di “procurato allarme”. Il sindaco ha puntato il dito anche contro un atteggiamento omertoso ed ha fatto un appello ai suoi concittadini: “Invito tutta la cittadinanza, a denunciare immediatamente comportamenti simili, noi saremo sempre in prima fila e chi denuncia sappia che da noi troverà non una, ma mille porte aperte.”
Su questa emergenza ambientale tutta itrana, intanto, si sta consumando uno scontro politico aperto all’interno dell’opposizione consiliare. Se il battagliero capogruppo pentastellato Osvaldo Agresti avanza l’ennesimo quesito per attaccare frontalmente i vertici dell’amministrazione comunale “Di cos’altro c’è bisogno per sequestrare una discarica abusiva?”, la consigliere comunale dei Fratelli d’Italia Elena Palazzo non ha tardato a replicare, polemizzando apertamente, con l’esponente M5S che l’aveva per versi accusata sulla vicenda per antonomasia 2019 dell’estate di “utilizzare una tavola e di arrivare come un surfista dove l’onda nasce”. Elena Palazzo rinnova nell’intervista allegata il suo credo e pensiero: su queste vicende le forze politiche, tutte, non possono e non devono dividersi. Fdi aveva anticipato la sua “completa disposizione della cittadinanza e del Sindaco Fargiorgio per ricercare insieme (maggioranza ed opposizione) la soluzione al problema della discarica abusiva” ritrovata in località Calabretto Itri. La consigliera Palazzo ha confermato a giorni l’onorevole Paolo Trancassini, capogruppo di FdI nell’VIII commissione ambiente e territorio della Camera dei Deputati e già sindaco di Leonessa (“e per questo molto attento e sensibile a tutte quelle problematiche che attengono l’amministrazione straordinaria ed urgente di un paese”) effettuerà un sopralluogo in località Calabretto dopo essere intervenuto direttamente sia nei confronti del Ministro dell’ambiente per sollecitare una visita ispettiva al fianco del sindaco Fargiorgio, che della Regione Lazio per stanziare “le somma necessarie per partire con la bonifica dell’intera area.”
E la Palazzo “sente forte il dovere nei confronti dell’intera cittadinanza di intervenire unanimemente nei confronti di un tema così delicato, la nostra salute. Siamo a completa disposizione nel mettere in campo tutte le iniziative che puntano alla risoluzione definitiva ma soprattutto immediata del problema. Dopo i diversi monitoraggi intrapresi dall’amministrazione, bisogna cercare le risorse per effettuarne altri e dare il via alla bonifica. Per tutto ciò che attiene le indagini, lasciamo che la Procura faccia il proprio lavoro certa che presto verranno individuate le responsabilità”. Ma perché questo attivismo e senso di collaborazione dei Fratelli d’Italia nei confronti dell’amministrazione comunale guidata da una maggioranza civica che guarda a destra? A settembre potrebbero maturare anche i presupposti politici perché Fdi dichiari la propria disponibilità ad entrare in maggioranza e, di concerto, in Giunta? La Palazzo, ostentando un sorriso a… 33 denti, dribbla così (o cerca di farlo) la marcatura ad uomo del cronista: “Ora devo andare…Si è fatto tardi, devo portare i miei figli sulla mia spiaggia di Bazzano a Sperlonga. Le vacanze non sono così eterne nel tempo…” I punti di vista, qui, sono sempre molto diversificati…
Saverio Forte
INTERVISTA Elena Palazzo, consigliere comunale Itri Fratelli d’Italia