FORMIA – Prendono il via domani gli spettacoli finali della scuola di Teatro Bertolt Brecht al suo ventiduesimo anno di attività. Si inaugura la piccola arena Brecht che animerà la pinetina Ginillat fuori dallo storico teatro formiano. Gli spettacoli si inseriscono nel progetto Officine culturali della Regione Lazio.
L’8 Maggio alle 20:30 in scena “Questo fantasma” degli allievi del corso dai 10 ai 12 anni guidati da Marco Mastantuono e Pasqualina De Santis. Un libero riadattamento della nota commedia di Eduardo tra episodi, scherzi e macchiette alla ricerca del fantasma del teatro.
Si prosegue il 9 alla stessa ora con i ragazzi dai 7 ai 10 anni guidati dagli operatori Margherita Vicario, Francesca De Santis, Pasqualina De Santis e Chiara Ruggero per le scenografie di Barbara Veloce. Anche in questo caso è la tradizione napoletana ad andare in scena con “Un giorno con Eduardo”, i quadri di vita quotidiana della tipica piazza popolare raccontata dall’autore partenopeo viste e reinterpretate dagli occhi di un bambino. Infatti, si è provato a giocare con i ragazzi sui pregi ed i difetti di alcuni tipi umani adulti, che Eduardo ha inserito nelle sue opere, secondo una visione più genuina e senza giudizio come quella dei più piccoli.
Il 16 Maggio alle 20:30 la seconda classe dei ragazzi dai 10 ai 12 anni in scena con “Exodus Circus”, un gruppo di circensi che viaggia alla ricerca del libro dei numeri perduto.
“La scuola di teatro Bertolt Brecht entra nel suo ventiduesimo anno di attività e come sempre festeggia la chiusura delle attività annuali con la rappresentazione dei lavori realizzati. Il sempre crescente successo di partecipazione testimonia l’importanza di una attività formativa che rende partecipe e consapevole i bambini dell’importanza del teatro come disciplina della creatività a tutto tondo che abbraccia i tanti aspetti dell’arte e delle relazioni. Una scuola quella di teatro che educa alle emozioni. Stiamo elaborando un progetto complessivo di realizzazione di una accademia del teatro per l’infanzia e l’adolescenza che possa consolidare e rilanciare l’esperienza quarantennale del teatro Bertolt Brecht nel campo della formazione”, afferma il direttore artistico Maurizio Stammati.