LATINA – Se non è un record, poco ci manca. Sono cinque le scuole della provincia di Latina che ufficialmente il 1 settembre riapriranno i battenti senza autonomia e quattro delle cinque sono dislocate sul territorio del sud-pontino. Lo si evince un decreto emesso dall’ufficio scolastico regionale che ha dato il via all’iter della reggenza attraverso la presentazione delle domande presentate entro lo scorso 25 agosto. Nelle prossime ore si conosceranno, pertanto, i nomi dei dirigenti scolastici che guideranno nell’anno scolastico ormai al via l’istituto comprensivo “Pisacane” di Ponza (attualmente guidato dalla preside dell’istituto alberghiero “Filosi” di Terracina Annamaria Masci), l’Itc “Vittorio Veneto-Salvemini” di Latina( la reggente sino al 31 agosto è la professoressa Giovanna Bellardini), il liceo scientifico “Enrico Fermi” di Gaeta (lo guida tuttora la dirigente del vicino istituto nautico “Giovanni Caboto” Maria Rosa Valente), l’istituto comprensivo “Marco Emilio Scauro” di Scauri (la reggente è tuttora la professoressa Margherita Diana) e soprattutto il liceo più antico della provincia di Latina, il Vitruvio Pollione” e dell’ex istituto magistrale “Marco Tullio Cicerone” di Formia”.
L’ufficio scolastico regionale al momento è in attesa di conoscere (dal Miur) il suo prossimo direttore dopo il pensionamento della storica guida Gildo De Angelis e a promuovere l’istruttoria per il conferimento delle reggenze di queste cinque scuola pontine è stata la responsabile del dipartimento per il sistema educativo dell’istruzione e della formazione, Carmela Palumbo che in una lettera ha posto fine alla lunga gestione del liceo di via Divisione Julia del professor Pasquale Gionta. L’ha fatto in un decreto in cui ha ufficializzato, dal 1 settembre, il pensionamento di Gionta, deciso niente meno che da un magistrato, dal giudice del lavoro del Tribunale di Cassino. Il professor Gionta aveva impugnato il decreto di pensionato dell’ufficio scolastico regionale dopo alcune proroghe beneficiate negli ultimi anni scolastici per migliorare la sua posizione pensionistica e anche – a quanto pare – per portare avanti e concludere la realizzazione di un progetto internazionale promosso dall’ex istituto magistrale “Cicerone”. Il preside in quest’ottica aveva sollecitato l’emissione di una nuova proroga di altri due anni che, dopo il “no” dell’ufficio scolastico regionale, è diventato argomento di un tentativo di conciliazione davanti il Tribunale di Cassino. Il giudice del lavoro proponeva la proroga del mandato dirigenziale per un solo (il prossimo) anno scolastico, Gionta l’avrebbe rifiutata e davanti a questa imbarazzante situazione all’ufficio scolastico regionale e alla dottoressa Palumbo non è rimasto altro che mettere a reggenza il liceo classico “Pollione” e il magistrale “Cicerone” per la cui comune guida le domande sono davvero tante e qualificate. Una di queste è stata avanzata dal dirigente del dirimpettaio istituto comprensivo “Dante Alighieri”, Vito Costanzo, che appare essere il favorito a raccogliere lo scettro, l’eredità di Gionta, il quale non vuole lasciare nulla di intentato. Mancano le conferme ma avrebbe proposto appello all’esito del tentativo di conciliazione del giudice del lavoro del Tribunale di Cassino. Il ricorso dovrebbe discutersi entro la prima metà di settembre 2019. Insomma il professor Gionta di frequentare i tanti giardinetti di Formia non vuol sentir parlare. Almeno per ora.
Anche la futura guida dell’istituto comprensivo “Scauro” di Scauri sente odore di carte bollate. Terminata (causa raggiungimento il meritato pensionamento) l’ottima esperienza, umana e dirigenziale, del professor Vincenzo D’Elia alla guida dell’istituto comprensivo “numero 1” di Minturno, il suo successore, la professoressa Margherita Diana, non arriva (professionalmente) da molto lontano. La dirigente originaria di Casal di Principe lascerà dal 1 settembre, dopo due anni davvero impegnativi, il timone dell’istituto comprensivo “Scauri” che l’ottobre 2017 aveva conosciuto un inatteso terremoto gestionale con la momentanea defenestrazione dell’allora dirigente, la professoressa Maria Rosaria Graziano. Ad avallarla fu proprio l’ufficio scolastico regionale che “esiliò” la Graziano in un omologo istituto comprensivo di Piedimonte San Germano, vicino Cassino, per una nomina che fece non poco scalpore. La preside dell’istituto di via Appia nominò legittimamente quale sua vicaria sua sorella con il parere favorevole del collegio dei docenti. L’allora dirigente dell’istituto comprensivo “Scauro” impugnò quell’esilio a Piedimonte San Germano davanti il giudice del lavoro del Tribunale di Cassino che il 4 aprile scorso le ha dato ragione: la nomina della vicaria della preside Graziano, benchè si trattasse di sua sorella, non ha prefigurato alcun abuso. Si trattò solo di un preciso vincolo fiduciario che un dirigente può e deve applicare per far funzionare al meglio la propria scuola. Secondo il Tribunale la professoressa Graziano può tornare al suo vecchio posto di lavoro ma l’ufficio scolastico regionale ha messo a reggenza la guida dell’istituto di via Appia ed è probabile che nelle prossime ore possa essere di nuovo investita la preside Diana.
Intanto l’ufficio scolastico regionale ha deliberato, sempre dal 1 settembre, i nuovi incarichi dirigenziali in seno ad alcune ed importanti scuole pontine. Si tratta dell’istituto comprensivo “Antonio Gramsci” di Aprilia (Floriana Vinci), dell’istituto comprensivo “Giovanni Pascoli” sempre di Aprilia (Ciro Scognamiglio), dell'”Iis Roselli” di Aprilia (Ugo Vitti), dell'”Icl Caetani” di Cisterna di Latina (Nicolino Ingenito), dell’istituto comprensivo “Cesare Chiominto” di Cori (Lorenzo Cuna), dell'”Iis Einaudi-Mattei” di Latina (Antonietta De Luca), dell’istituto comprensivo “San Tommaso D’Aquino” di Priverno (Eliana Fiume) e dell’istituto comprensivo “Roccagorga-Maenza” di Roccagorga a Daniela Conte. A propositi di dirigenti sono diversi i docenti del sud-pontino che hanno superato brillantemente il concorso nazionale a preside indetto con il Ddg 1259/2017. E i nuovi dirigenti espressione del territorio fanno parte dei 2900 dichiarati vincitori (gli idonei erano stati 3420…), di cui 1984 in queste ore hanno avuto la possibilità, la capacità ed il merito – auguri da parte della nostra redazione – di firmare un agognato contratto di lavoro a tempo determinato. I rimanenti dovranno le disposizioni del Mef – il Ministero dell’economia – per entrare in servizio in questo affascinante ruolo nei prossimi due anni scolastici.
Hanno apposto in questi giorni le loro firme sui rispettivi contratti di lavoro l’ormai ex vicario dell’Isituto tecnico commerciale “Gaetano Filangieri” di Formia, Costantino Forcina (nuovo preside dell’Iis” Galileo Galilei” di Mirandola in provincia di Modena); il gaetano Renzo Izzi (ha prestato servizio presso l’Ipc “Filosi” di Terracina) è il nuovo dirigente dell’istituto professionale per i servici commerciali e turistici “Graziella Fumagalli” di Casatenovo in provincia di Lecco; di Immacola “Tina” Abbate, docente sinora di lettere presso l’Itc “Libero De Libero” di Fondi, ora preside di un istituto comprensivo Prato; della professoressa Rossella Marra, dell’istituto alberghiero “Angelo Celletti” di Formia, ora nominata dall’ufficio scolastico regionale dell’Emilia Romagna dirigente del convitto nazionale di Correggio; dell’ex professor di economia aziendale presso l’Itc “Libero De Libero” di Fondi Aldo Di Trocchio (era a Firenze presso l’ufficio scolastico della Toscana nei giorni scorsi per prendere possesso di un istituto tecnico commerciale di Arezzo) e, infine, di un figlio d’arte, Daniele Di Biasio, figlio dell’indimenticato docente di matematica e fisica presso il liceo classico di Formia, Valerio, che ha accettato la nomina di un istituto comprensivo nell’operaia Sesto San Giovanni, alla periferia di Milano. Il suo papà sarebbe stato molto contento…
Saverio Forte