SUD PONTINO – “Il fenomeno delle morti bianchi in provincia di Latina comincia a essere a dir poco inquietante” è quanto afferma Giuseppe Simeone, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della commissione Sanità, Politiche sociali, Integrazione sociosanitaria e Welfare. Le parole di Simeone arrivano all’indomani dell’ennesima morte bianca nel territorio Sud Pontino, e si riferiscono al decesso del 65enne Alfredo Gentile. Ieri sera, verso le 20.00, l’uomo stava lavorando alla manutenzione della cella frigorifera di una ditta di Fondi quando, all’improvviso, questa è esplosa provocando la morte dell’uomo e il ferimento del figlio che lavora nell’azienda familiare.
Anche oggi, la cronaca riporta un altro incidente sul lavoro di cui è rimasto vittima un operaio in un cantiere in pieno centro a Latina. Alla luce di queste due tragedie, il monito di Simeone è chiaro: ” La tutela del benessere di chi lavora deve rappresentare una priorità condivisa e deve coinvolgere istituzioni, parti datoriali, maestranze e lavoratori stessi in una vera sinergia che parta dalla prevenzione logistica e di dotazioni strumentali alla formazione continua dei dipendenti. Al tempo stesso, credo si debba sensibilizzare l’opinione pubblica, attraverso campagne informative, a partire dalle scuole superiori. La sicurezza è un costo, ma sicuramente non è quello il capitolo su cui fare economie”.
Simeone punta i riflettori anche sulla questione della tutela dei lavoratori meno giovani: “Le due tragedie di Fondi e Latina ripropongono poi il tema della tutela dei lavoratori meno giovani. Non è un caso che le due vittime avessero 65 e 53 anni. Secondo i dati dell’Inail, relativi all’ultimo quinquennio, su un totale di 1.256 decessi registrati su scala nazionale, si segnalano 442 infortuni mortali di lavoratori anziani. Quest’ultimi sono una parte crescente della forza lavoro, per cui la gestione della salute e sicurezza per lavoratori in età avanzata è divenuta una priorità. Ritengo altresì necessario rimodulare i servizi sanitari alle esigenze di una popolazione che avanza nell’età, coinvolgendo di più la figura del medico competente nella definizione dei compiti lavorativi e dei rischi correlati”.