FORMIA – Se Antonio, cinque anni, vivrà una vita apparentemente normale, il merito è stato di tutti i vaccini a cui è stato sottoposto da parte dei suoi genitori”. A dichiararlo è stato il dirigente del reparto di chirurgia dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia, il dottor Vincenzo Viola, a poco più di 24 ore dall’asportazione della milza del bambino vittima di un gravissimo incidente verificatosi domenica mattina mentre giocava con una bicicletta nel podere di famiglia sul territorio montano degli Aurunci a Formia. “Antonio si trova ancora in prognosi riservata e vi rimarrà – ha dichiarato il dottor Viola – sino a quando il suo quadro clinico non tornerà ad essere rassicurante. Successivamente dovrà iniziare una massiccia terapia antibiotica, che dovrà sostenere per sempre, per rafforzare il suo sistema immunitario indebolitosi con l’asportazione dell’organo “fortemente contuso”.
La milza del bambino si era letteralmente spappolata a causa del violento impatto contro il manubrio della sua bicicletta. Delle reali e preoccupanti condizioni del piccolo fortunatamente se ne erano subito accorti i genitori – la madre è infermiera proprio presso l’ospedale di Formia mentre il papà è un Carabiniere in servizio fuori provincia – che trasferivano d’urgenza Antonio al pronto soccorso del “Dono Svizzero”. A fare il resto e, probabilmente, a salvare la vita al bambino ci ha pensato il primario di chirurgia Viola che, fuori servizio, veniva scortato personalmente sino a Formia da Sperlonga dal comandante della locale stazione dei Carabinieri, il Maresciallo Salvatore Capasso. Attivata la macchina dei soccorsi con estrema celerità, al delicato intervento chirurgico, durato diverse ore, vi partecipavano anche una qualificata equipe composta dai sanitari ed anestesisti del Pronto Soccorso, della radiologia, della chirurgia e del blocco operatorio e, tra questi, la dottoressa Maria Rega, il dottor Maurizio Pensavecchia e l’anestesista Biagio La Valle.
Che l’ospedale “Dono Svizzero” di Formia si confermi un centro all’avanguardia in campo chirurgico lo tiene a precisare il presidente della commissione regionale alla sanità, il formiano Giuseppe Simeone: “Il dottor Viola è il degno erede di una tradizione avviata con Scalfati e che ha visto Cardi e Baiano fra i più autorevoli interpreti di questa disciplina medica particolarmente delicata. Viola e gli altri medici impegnati in questa emergenza hanno dimostrato che la buona sanità esiste – ha commentato Simeone – Occorre riconoscere i meriti a professionisti che con coraggio e rigore in questi anni hanno reso la Chirurgia dell’ospedale di Formia una eccellenza non solo nella provincia di Latina ma in tutto il Lazio… Questa è la sanità che ci piace e su cui noi, in qualità di rappresentanti delle istituzioni, dobbiamo fare leva per colmare gli enormi gap che ancora la contraddistinguono. Fortunatamente la nostra sanità può ancora reggersi grazie alla bravura di professionisti di grande livello come loro. L’eccellenza della sanità pontina è rappresentata dalle persone, gli uomini e le donne, che lavorano ogni giorno fra mille difficoltà. I risultati che si compiono nella sanità locale hanno come protagonisti i medici, gli infermieri e i tecnici, che in assenza di interventi rapidi e di programmazione seria non solo si rimboccano le maniche, ma fanno i salti mortali per dare adeguata assistenza ai pazienti. Professionisti ai quali va il nostro plauso, perché se oggi si può avere speranza nel futuro è soprattutto grazie a loro”.
Saverio Forte