La betoniera è uno strumento molto utilizzato sia nel fai da te che nel settore dell’edilizia – anche se non si può non menzionare quello dell’agricoltura, in cui la miscela dei concimi è determinante. Per chi non lo sapesse, questa macchina ha il compito di mescolare del materiale, il più delle volte calcestruzzo e malta. Di betoniere ce ne sono davvero di diversi tipi in commercio, in grado di soddisfare le proprie esigenze, legate ai tipi di materiale che si ha necessità di mescolare. Questi strumenti si differenziano anche per alimentazione e tipologia del materiale di composizione.
Ma come scegliere la betoniera più adatta a ciò che desideriamo fare? Scopriamolo.
Betoniera: com’è fatta
Prima di partire col fattore scelta, è bene capire com’è fatta una betoniera, per avere le idee più chiare in merito. Questo prodotto è composto da 4 elementi fondamentali: il motore, la vasca, il telaio che viene montato sulle due ruote e il volant, che permette di ruotare la vasca in varie posizioni, consentendo poi il basculamento per svuotare il contenuto. C’è quadro di controllo, dove sono presenti tutti i comandi con cui accendere o spegnere il mezzo e dare il via al mescolamento dei prodotti al suo interno.
Quando si parla di betoniere, si fa riferimento tanto alla capacità della vasca che al volume di impasto.
Sarà bene sapere, quindi, che il volume di impasto è la quantità di materiale mescolato che la betoniera riesce a produrre ed è pari all’80% della capacità della vasca.
Di conseguenza, quando i produttori delle betoniere parlano di capacità nominale del prodotto intendono la quantità massima che lo strumento è in grado di produrre a mescolanza terminata e non il volume geometrico dello strumento. Ovviamente, al momento della miscela, si consiglia sempre di non riempire eccessivamente la vasca con troppo materiale, per evitare di ottenere prodotti poco omogenei.
Come si sceglie una betoniera per il proprio lavoro
Scegliere la betoniera giusta non è così difficile. Basta solo tener presenti alcune possibilità. Innanzitutto, il motore della macchina che può essere elettrico o a scoppio. Quella elettrica è spesso molto consigliata poiché comoda e poco costosa. Difatti, per utilizzarla non è necessario procurarsi della benzina, bensì attaccare lo strumento ad una presa di corrente. Inoltre, si avvia in automatico e in modo abbastanza intuitivo. Tuttavia anche la betoniera a scoppio ha i suoi vantaggi: è senza dubbio più potente, quindi dalle prestazioni migliori per determinati tipi di lavori. In aggiunta è anche più autonoma, poiché non necessita della presa di corrente. È altresì dotata di ruote gonfiabili che la rendono perfetta da trasportare per strada.
Va considerato anche il fattore dimensioni, sulla base dell’uso che si vuole fare della betoniera. Molto diffusa è anche la betoniera piccola, chiamata anche mini betoniera, usata in particolar modo nel fai da te ma anche in lavori di cantiere abbastanza ridotti. Essendo di piccole dimensioni, risulta più comoda e maneggevole da usare. Quelle più grandi, in ogni caso permettono di ottenere maggiori miscele e nel minor tempo di utilizzo.
Per quanto riguarda il telaio, si consiglia sempre di comprare betoniere con telaio rigido: queste sono più facili da trasportare e tendono a non ribaltarsi in caso di terreno fangoso. Per le mescolatrici, di contro, si suggeriscono betoniere composte da pale doppie o triple, invece che di pale singole. Questo perché permettono di ottenere più miscele e lavorano meglio in caso di riempimenti molto ingombranti.