ITRI. Dibattito politico incandescente. È di ieri la notizia della clamorosa astensione della presidente della Commissione di Bilancio Vittoria Maggiarra, al termine della seduta che avrebbe dovuto esprimere il parere di legge, di tipo consultivo, su due argomenti che monopolizzeranno la seduta del Consiglio comunale del 30 settembre.
I due temi posti sotto la lente d’ingrandimento saranno: l’approvazione del bilancio consolidato del comune aurunco, e il “dirottamento” di un mutuo di circa 100mila euro da un’opera (sistemazione dell’asilo nido in località “Marciano”) a un’altra (potenziamento della pubblica illuminazione e della videosorveglianza). È lecito pensare che il voto dell’ex delegata agli Affari generali, personale e patrimonio abbia avuto una valenza politica e abbia fatto decisamente rumore all’interno della maggioranza, al punto che il sindaco di Itri Antonio Fargiorgio sia stato costretto, martedì sera, a riunire un’urgente riunione della maggioranza “per guardarci tutti in faccia”.
Il clima è stato serrato e carico di tensione; le parti hanno confermato le rispettive decisioni: la consigliera Maggiarra, “per una questione di coerenza”, ha ribadito che non farà dietro front, e dunque si asterrà in consiglio comunale sui due punti oggetto della controversia. Mentre, il sindaco Fargiorgio, sostenuto dal resto della sua coalizione, ha annunciato che “bisogna andare avanti pur rispettando le legittime posizioni di ciascuno”. Ma erano state le dichiarazioni rilasciate dallo stesso sindaco-avvocato Fargiorgio ad alimentare un incendio che sembrava (apparentemente) circoscritto. Per tentare di isolare politicamente ancor di più la consigliera Maggiarra – invisa e finita sul podio nella black list di Forza Italia e dei suoi referenti locali –, il capo dell’amministrazione aveva dichiarato di aver ricevuto una telefonata da due “grandi elettori” della sua ex praticante legale: l’ex sindaco socialista Mimmo Del Bove e il penultimo presidente d’aula il democristiano Umberto Papa, che gli avrebbero detto “Antò, noi siamo con te”.
Gli interessati e l’avvocato Maggiarra, alla vigilia di questa “redde rationem” interna, hanno preso carta e penna e hanno smentito il sindaco di Itri, insomma hanno negato di aver alzato (entrambi o uno di loro due?) e di aver rassicurato il sindaco affermando, tra le righe, che l’astensione in commissione bilancio della sua presidente sarebbe stata un’iniziativa personale. Insomma non c’entrava nulla l’azione politica nella maggioranza consiliare. Del Bove e Papa ora dicono chiaramente che il sindaco si sia inventato quelle dichiarazioni rassicuranti per limitare i danni all’interno della sua coalizione, e per evitare di alimentare fughe in avanti alla vigilia di un’importante seduta di consiglio. “Siamo vicini alla nostra consigliera, perfettamente in linea con la decisione da lei responsabilmente assunta di astensione sul bilancio consolidato, e di astensione sull’improvvisa variazione di bilancio di 100 mila euro, presentatale inaspettatamente all’atto della convocazione della Commissione consiliare da lei presieduta ed istruita – hanno osservato l’ex sindaco Del Bove e l’ex presidente d’aula Papa –. Non ammettiamo mistificazioni e menzogne su una questione delicatissima che vede in primo piano la nostra Consigliera!”.
Insomma Fargiorgio ha parlato di una telefonata che non c’è stata, e il duo Del Bove-Papa smentisce l’esistenza di un canale top secret circa l’invio di“richieste di concessioni, o alzate di posta (assessorato?) nei confronti del Sindaco Antonio Fargiorgio. L’operatività all’interno della maggioranza di governo cittadino del gruppo “Democrazia Solidale”, rappresentato in Consiglio comunale proprio dall’avvocato Vittoria Maggiarra, è sempre stata squisitamente disinteressata e fortemente improntata ai criteri della trasparenza amministrativa, della legalità e dell’imparzialità.” E da qui un panegirico nei confronti della “nostra” consigliera ‘ribelle’ che nel corso del mandato si è saputa distinguere “per attivismo, presenza assidua a tutti gli appuntamenti dettati dalla politica e soprattutto per i risultati concreti apportati alla macchina amministrativa e alla comunità cittadina, molto apprezzati e spesso condivisi anche dalle forze di opposizione”. E l’ex sindaco Del Bove e l’ex presidente del consiglio comunale di elenca (“regolamentazione delle fida pascolo pluriennali e del demanio civico, istituzione del Catasto incendi per contrastare gli incendi boschivi, istituzione degli ispettori ambientali volontari comunali, sportello antiusura e sovraindebitamento, lotta al pascolo abusivo, lotta alla ludopatia e alla ludopatia infantile”), sicuramente obiettivi che il sindaco aveva chiesto alla sua ex praticante di studio ma – a quanto pare – poca cosa rispetto ad un’azione politica di disturbo di cui è stata protagonista, da “bastian contrario”, su questioni amministrative più serie e importanti.
Maggiarra – ha fatto sapere – non lascia la maggioranza, vi rimarrà per confermare la sua “coerenza” già nel consiglio comunale del 30 settembre. È un orientamento che anticipano Del Bove e Papa i quali, in conclusione, lanciano un diktat a Fargiorgio e a Forza Italia: se cacciate Maggiarra, la maggioranza potrebbe essere colpita da una diaspora dalle conseguenze devastanti. Lo evidenziano, in conclusione, quando rimettono al mittente “le mistificazioni che in maniera maldestra e meschina ha voluto diffondere, così dimostrando, ancora una volta, la loro mediocrità e la loro superficialità nell’approcciarsi ai problemi importanti che afferiscono il nostro paese e la nostra comunità”.