FORMIA – Continuano a crescere (e tanto) le promesse dell’atletica formiana. La conferma, puntuale, è arrivata da Forlì che nell’ultimo fine settimana ha ospitato la 46° edizione dei campionati italiani della categoria “Cadetti” che per il quarto anno consecutivo ha sancito nella classifica a squadre il successo della rappresentativa della Lombardia in campo femminile con 297 punti contro i 292 del Veneto e i 279 del Lazio mentre è stata la selezione del comitato regionale del Lazio a primeggiare in quello maschile con 295 punti con 287 della Puglia e i 283 del Veneto.
Il movimento giovanile di Formia si affidava anche quest’anno a quell’inimitabile fucina della Poligolfo ed il lavoro, tenace e meticoloso, di Dimitri Chinappi e di Vincenzo Scipione (è anche responsabile tecnico regionale della specialità dei salti in estensione), è stato ottimamente ripagato da tre loro allievi che hanno avuto il merito di gareggiare a Forlì con la rappresentativa del Comitato regionale della Fidal. Dopo essersi piazzata seconda nella scorsa edizione, nella prova del salto triplo è arrivato finalmente il giorno di Claudia Tessitore. La non ancora 15enne di Formia, ex ginnasta della ritmica, ha vinto con pieno merito il titolo italiano di categoria. Un’autentica consacrazione, sul piano tecnico e temperamentale, sancito nel botta e risposta al quinto turno. La giovanissima triplista di Formia, vice campionessa italiana di categoria nel 2018 , ha siglato il suo “personal best” di 11,94 metri (-0.4 di vento) per rispondere ad Alessandra Bolzon (Atletica Clarina Trentino), atterrata a 11,84 (-0.5), mentre nel finale la veneta Chiara Fantin (Confindustria Atletica Rovigo) con 11,65 metri -0.7) ha afferrato la terza posizione grazie alla seconda miglior misura. Attese non deluse neppure nella prova maschile del lungo.
Luca Zangrillo, anch’egli classe 2004, era giunto a Forlì con la seconda misura tra i pari età laziali occupando la dodicesima piazza nelle graduatorie nazionali. Luca si è migliorato e si è piazzato 11° assoluto con la misura di 6.08 nella gara monopolizzatra dalle treccine e dal sorriso di Alessandro Ben Chabene (No al doping Ragusa). Il ragazzo di Vittoria, allievo del tecnico Mauro Guastella, ha stampato il decisivo 6,88 (-1.1) al primo ingresso in pedana, poi tutti salti validi sopra i sei metri e mezzo per dimostrare la sua consistenza. Di papà tunisino, è nato in Sicilia ma ha anche vissuto qualche anno a Djerba da piccolo, prima del ritorno in Italia. Quello del lunghista italo-tunisino è stato il suo miglior risultato con riscontro anemometrico, dopo il recente 6,97 che lo ha fatto diventare il sesto cadetto italiano di sempre. All’ultimo turno Matteo Ruggeri (Sef Stamura Ancona), marchigiano nato in Cambogia, si è avvicinato con 6,76 (-0.9) sorpassando il 6,55 (-0.9) di Joel Turrini (Lib. Rossetto Lugagnano), veronese di origine congolese. Luca Zangrillo il suo miglior risultato l’ha ottenuto nell’esordio con la pedana dello stadio romagnolo confermando un’interessante continuità tecnica nel secondo e nel terzo salto di finale “atterrando” rispettivamente a 6.05 e a 5.99.
La pattuglia della Poligolfo a Forlì veniva completata da un triplista di cui si dice un gran bene con importanti margini di miglioramento. Nicoló Cannavale si presentava all’appuntamento tricolore del salto triplo secondo nel Lazio e tredicesimo nel ranking nazionale. E poiché nell’atletica non si inventa nulla, l’allievo del duo Chinappi-Scipione, iscritto al primo anno dell’istituto per geometri “Tallini” di Penitro, si è classificato tredicesimo assoluto con la misura di 12.66 (-0,6) ottenuta nel primo “jump” nonostante una legittima e comprensibile emozione. Quella a cui ha preso parte Cannavale è stata una sfida thriller giocata sul filo dei centimetri. Uno, in particolare, è stato a dividere il lombardo Kelvy Bruno Okumbor (Atletica Carpenedolo), che ha saltato 13,98 (-0.5) al terzo turno, e Gabriele Sollai (Atletica Firenze Marathon), 13,97 (0.0) al quarto, entrambi in progresso. Per il nuovo campione, di mamma nigeriana che ha praticato atletica nel paese di origine, era soltanto la seconda gara in questa specialità, anche a causa di un infortunio. Bresciano di Carpenedolo, si allena con Giovanni Tellaroli. Al terzo posto il pugliese Diego Bonatesta (Saracenatletica), 13,80 (-1.5). Quello trascorso a Forlì dalla rappresentanza dalla Poligolfo è stato, dunque, un week end da incorniciare.
Mai nel recente passato nella storia dell’atletica formiana tre suoi rappresentanti sono stati convocati, oltre al professor Scipione, per rappresentare il Lazio alla fase nazionale dei campionati italiani Cadetti, impreziosita da un pubblico strabocchevole sugli spalti dello stadio di Forlì e da ascolti record nella diretta streaming sul sito web della federazione italiana di atletica leggera.
Saverio Forte