SESSA AURUNCA – Si lavora per identificare quel cadavere: i carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca stanno cercando di risalire all’identità della donna il cui copro giovedì è riaffiorato nel tratto terminale del fiume Garigliano. Si cerca anche attraverso l’elenco delle persone ufficialmente scomparse, e accertare la causa della morte. Al momento l’identificazione appare difficile.
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un’inchiesta. Il cadavere dovrebbe appartenere ad una donna di età compresa tra i 30 ed i 40 anni, con carnagione chiara. Per cercare di dare un nome ed un cognome a quel corpo; i carabinieri hanno fornito foto con gli indumenti indossati dalla donna. Secondo quanto è trapelato il cadavere, avvistato da un pescatore, era impigliato tra alcuni cespugli e non presentava elementi tali da far ipotizzare una morte violenta della donna. Ma la Procura non esclude alcuna pista.
Un fatto è certo: il cadavere si trovava in acqua da molto tempo. La salma è stata trasportata presso l’Istituto di Medicina Legale di Caserta per l’esame autoptico, cosi come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria. Chiunque fosse in possesso di notizie utili all’identificazione della donna, può contattare i Carabinieri della Compagnia di Sessa Aurunca, al numero 0823 938141.
Saverio Forte