FORMIA – Al Comune di Formia capita che per affrontare delicate questioni urbanistiche inerenti la pianificazione della città le minoranze sono state costrette a convocare una seduta straordinaria della commissione trasparenza. E il monito è stato chiaro: la gestione della ripartizione urbanistica comincia a destare qualche preoccupazione. E una bandiera bianca è stata sventolata, a sorpresa, dal consigliere comunale di maggioranza di “Un’altra città”, Gerardo Forte che, trovandosi di fronte l’assessore e la dirigente al ramo, Paolo Mazza e Annunziata Lanzillotta, è stato sin troppo chiaro: il settore va rilanciato e subito. Tante sono le anomalie gestionali che hanno bloccato una ripartizione che all’ente comune ha portato sempre tanto danaro in contante come gli oneri di urbanizzazione, quelli derivanti dalla legge Bucalossi.
La maggioranza Villa in consiglio comunale ha previsto nel bilancio di previsione 2019 di monetizzarli in maniera davvero importante ma non può pretendere nulla ai privati ma anche all’intero comparto (ancora in affanno) perché – e l’hanno rilevare il presidente della commissione trasparenza Gianfranco Conte ma anche i consiglieri della Lega, dell’Udc e di Forza Italia – l’iter concessorio è pressoché bloccato da tempo per la mancanza di funzionari investiti del potere di rilasciare i pareri di natura ambientali necessari per il rilascio delle sanatorie e delle semplici autorizzazioni per l’apertura di un cantiere di piccole e medie dimensioni. C’è un’economia legale, diretta ed indiretta, che ne sta subendo le conseguenze ed il sempre attento consigliere di Un’altra città Gerardo Forte l’ha fatto rilevare tra l’imbarazzo dell’assessore Paolo Mazza e gli altri esponenti di maggioranza, gli stessi risultati destinatari di un invito del presidente Conte ad essere più presenti alle riunioni di commissione che, al di là degli schieramenti di appartenenza, possono svolgere un ruolo di confronto per la risoluzione dei tanti problemi sul tappeto.
E poi un altro momento di imbarazzo è stato vissuto quando l’assessore Paolo Mazza ha annunciato una delibera di Giunta contenente le linee guida dello strumento della rigenerazione urbana. Se il solito e zelante consigliere di maggioranza Forte ha dichiarato di non saperne niente, le minoranze hanno incalzato: fate in voi di trovare nelle pieghe dell’apparato del comune un funzionario che sia in grado di rilasciare i pareri ambientali e contribuire a rilanciare il settore.
Che Formia sia in stagnazione lo ha tenuto a precisare lo stesso presidente della commissione Trasparenza, Gianfranco Conte, nella veste di capogruppo della lista “Formia con te”. “Ho avuto modo in questi giorni di girare e di incontrare tante persone e intorno a me vedo una città che ha perso il suo ruolo guida all’interno di questa circoscrizione: negozi chiusi o il valore delle case dimezzato, per fare degli esempi, sono segnali di una scarsa capacità delle Amministrazioni che si sono susseguite di far mantenere a Formia il ruolo che aveva acquisito come città dei servizi, del commercio, del turismo. Noi – ha esordito Conte – abbiamo un patrimonio archeologico straordinario ma è completamente abbandonato a se stesso, ci sono delle risorse naturali che andrebbero sfruttate al meglio. Vedere la città in questa condizione comatosa mi fa male ed è per questo che ho deciso di offrire il mio impegno per cambiare lo stato delle cose.”
Onorevole Conte, secondo lei quale sarebbe la priorità da perseguire”?
“Oltre al rilancio economico bisogna puntare su alcune cose specifiche, come far ritornare Formia ad essere una città dello sport recuperando il ruolo che tanto lustro ci ha dato anche livello nazionale, mettere a fattore comune tutti i beni archeologici per fare una proposta che possa coinvolgere i giovani. La mia idea è quella di trattenere i giovani qui aiutandoli anche in termini di autoimprenditorialità, start up, facilitazioni per associazionismo e cooperative. E poi interventi per il futuro con due progetti di finanza importanti per risolvere gli storici problemi della città legati al traffico.”
Lei, continua a ripetere che la sua candidatura a sindaco lo scorso anno è stata una forma di debito morale nei confronti di una città, Formia, e di un intero territorio che l’hanno eletta per 20 anni di seguito parlamentare. Lo rifarebbe?
“Sono stato a disposizione delle amministrazioni che si sono susseguite indipendentemente dal colore politico, avendo come primo obiettivo l’interesse della città e dei suoi abitanti, per questo ho portato nel nostro territorio numerosi finanziamenti . Qualcuno lo ricordo: 1 milione e 500 mila euro per la sistemazione di Largo Paone , 5 milioni che dovevano servire per il collegamento fra la D’Agostino e la Stazione Ferroviaria, 250.000 euro per la Chiesa del Sacro Cuore, 150.000 euro per la Chiesa di San Giovanni, 50.000 euro per la Chiesa di Don Bosco, 5 milioni per la ristrutturazione del castello Angioino di Gaeta , 12 milioni a Minturno per la ristrutturazione dell’ex fabbrica Sieci, tre milioni e 500 mila a Castelforte per l’adeguamento della strada statale 630 Suio-San Vittore, 33 milioni per il Porto di Gaeta, oltre al fondo permanenti di ristoro per la Centrale Nucleare del Garigliano ai comuni di Minturno, Castelforte e San Cosma. Molti di questi finanziamenti arrivati grazie al mio intervento, purtroppo non sono stati utilizzati dalle amministrazioni.”
Onorevole, lei continua a ribadire di essere a disposizione. Di chi? Del centrodestra e di Forza Italia che alle amministrative del 2018 non l’hanno voluto sindaco di Formia?
“Con convinzione le dico che sono in campo, con il movimento “Formia Con te” siamo aperti a contributi e pronti come alternativa a governare questa città insieme alle forze politiche che sposeranno il nostro programma! Guardiamo al bene di Formia. Perdere altri 5 anni significa decretare la fine della nostra città!In questi giorni ho iniziato una serie di incontri volti ad offrire un cambiamento, modifichiamo questo presente, lo dobbiamo ai nostri figli, alle generazioni future!I commercianti sono stufi di non essere ascoltati, per rilanciare il turismo ed il commercio sono necessari interventi strutturali, attraverso un dialogo costante con le associazioni commerciali e di categoria.
In conclusione, Onorevole Conte lei manca occasione di lanciare una fatwa politica nei confronti di uno degli avamposti di potere del suo ex partito, Forza Italia, il Consorzio di sviluppo industriale del sud-pontino. Perché il suo unico bersaglio sembra essere questo ente di sviluppo?
“Bisogna chiarire subito quale ruolo il comune di Formia deve continuare ad avere nel consorzio industriale. Quante industrie hanno aperto sul nostro territorio da quando è stato istituito il consorzio ? Un ente inutile che non ha mai brillato per operosità e ha creato solo vincoli per le imprese! Quando uscirà Formia dal consorzio e si riapproprierà del proprio territorio? La vicenda Rogedil dovrebbe insegnare qualcosa , o vogliamo parlare della Bluefish e da ultimo il penoso tentativo del presidente di inserirsi nella vicenda del pastificio Paone?”
Quindi il consorzio industriale dalle sue parole ed accuse sembra che faccia altro?
“Altro che consorzio industriale! E non lo dico soltanto io. Ormai è diventato un’agenzia immobiliare, alla ricerca dei beni per poi rivenderli al migliore offerente.”
Saverio Forte