SAN FELICE CIRCEO – «Gli Strumenti del Gruppo CDP per lo sviluppo economico degli Enti locali» è stato questo l’oggetto del meeting operativo promosso dall’Onorevole Raffaele Trano – membro della Commissione VI (Finanze) della Camera dei Deputati e componente della Commissione parlamentare di vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti – gestione separata.
Ha rappresentato un’occasione unica nel suo genere per i diversi amministratori locali e dirigenti della provincia di Latina intervenuti, per approfondire gli strumenti del Gruppo CDP a supporto degli Enti Pubblici Locali, con particolare riferimento alla possibilità di rinegoziazione dei mutui.
Dopo i saluti iniziali del prefetto di Latina, dott.ssa Maria Rosa Trio, che ha sottolineato il complesso ruolo svolto dai sindaci, è seguita la relazione della Dott.ssa Monica Misso.
La responsabile della Gestione delle Relazioni con gli Enti del Lazio ha illustrato le modalità per aderire alla rinegoziazione dei mutui MEF, le cui condizioni unitamente all’elenco dei singoli mutui per comune, sono inseriti in un apposito applicativo disponibile sul sito internet CDP.
In particolare è emerso che c’è ancora tempo, fino al prossimo 23 ottobre, per aderire all’operazione di rinegoziazione. Complessivamente, nel territorio della provincia di Latina, 22 enti locali potrebbero beneficiare, a valere su finanziamenti in corso per un controvalore di oltre 50 milioni di euro, di considerevoli risparmi in termini di rata applicabili a tutto il 2019.
L’intervento del Responsabile Relazioni e Sviluppo Commerciale Sud Italia Dott. Antonio Mancini ha chiarito invece l’esistenza di una serie di strumenti finanziari di Cassa Depositi e Prestiti in grado di assistere il comune in tutte le fasi di realizzazione dell’opera.
“Spesso – ha dichiarato il deputato Raffaele Trano – gli enti locali non sono dotati di uffici o risorse umane preposte ad esaminare quale siano le architetture finanziarie più adatte a realizzare un’opera e rimangono preda di pesanti tassi di interesse o dell’impossibilità di tornare indietro dal finanziamento erogato per un’opera divenuta ormai inutile. I responsabili di Cdp hanno messo a disposizione le loro competenze proprio per eliminare questo gap. A volte proprio la mancanza di fondi per le progettazioni si traduce per i singoli comuni nell’impossibilità di partecipare a bandi strategici. Cassa Depositi e Prestiti ha mostrato come superare questo limite”.