Cronaca

Operazione Coast to Coast, non era droga ma caffeina: 41enne torna in libertà

GAETA – E’ stato in carcere e ai domiciliari per un periodo di quasi tre mesi perché accusato di detenzione ai fini di spaccio di cinque grammi di eroina. Ma le approfondite analisi chimico tossicologiche disposte dal Gip del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce hanno sentenziato ben altro: quella sostanza non era droga ma semplicemente caffeina e lidocaina. E così che è tornato un uomo libero, su disposizione dello stesso Gip, Alessandro Lucreziano, il 41enne di Gaeta arrestato dal locale commissariato il 5 agosto scorso nell’ambito dell’operazione “Coast to coast” perché ritenuto componente di un’organizzazione in grado di gestire lo spaccio presso i locali della movida non solo di Gaeta ma anche di Terracina, Formia, Fondi e Cassino.

Il magistrato titolare delle indagini, il sostituto procuratore Alfredo Mattei, chiese ed ottenne dal Gip Francesco Armato gli arresti in carcere per Andrea D’Onofrio, di 27 anni di Fondi, e Luigi Edgardo Di Nitto, di 29 anni di Formia e i domiciliari per Marcello di Zenzo, di 30 anni di Cassino e anche per Alessandro Lucreziano. Nel corso della perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione del 41 enne in via Mameli a Gaeta gli agenti chiesero all’uomo, difeso dall’avvocato Ernesto Renzi e conosciuto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, se avesse avuto in casa della droga. Lucreziano consegnò volontariamente un involucro che, dopo il drug test effettuato presso il commissariato di Formia, risultò essere eroina. Per questo motivo il Gip dispose per il 41enne la detenzione nel carcere di Cassino. Ma i primi dubbi non tardarono ad affiorare.

La stessa Procura delegò l’11 settembre scorso l’agenzia dogane dei Monopoli di analizzare quei cinque grammi di sostanza pulvurenta che si è scoperta essere un mix di caffeina e lidocaina. Il Gip Di Croce con un’ordinanza ad hoc ha dovuto prendere atto il venir meno dei presupposti applicativi della misura cautelare per Lucreziano, nei confronti del quale sono stati revocati i domiciliari nel frattempo concessi “non palesandosi più i sussistenti gravi indizi di colpevolezza”.

Saverio Forte

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