FORMIA – Le abbondanti precipitazioni atmosferiche hanno creato un’autentica voragine lungo la centralissima via Vitruvio a Formia, all’altezza dello strategico incrocio con via Santa Teresa. L’allarme è scattato nella tarda mattina di oggi quando un’auto in transito è stata sul punto di finirvi dentro. La zona a rischio crollo è stata precauzionalmente transennata anche perché si è temuto che l’asfalto potesse cedere da un momento all’alto per il transito di mezzi pesanti e soprattutto dei bus del servizio urbano ed extraurbano. Questo tratto di via Vitruvio, dall’incrocio con via Nerva sino a quello con ponte Tallini, è stato interdetto alla circolazione veicolare dei pullman e inevitabili sono stati i disagi cui hanno dovuto far fronte per l’intera giornata tantissimi pendolari, siano essi studenti che lavoratori residenti a Formia e negli altri centri del Golfo. I tecnici del comune di Formia pensano che questo smottamento sia stato creato dalle abbondanti piogge nel sottosuolo dove qualche anno fa Acqualatina aveva sostituito l’antichissima condotta fognaria realizzata dai Borboni.
La Lega stigmatizza che questa “chiusura nel palazzo” per “gestire l’“interessantissima” crisi politica che si risolverà come per magia una volta trovato l’accordo sulle poltrone della nuova Giunta. Ma dovete ricordarvi che – è il monito di Di Russo – fuori dal palazzo c’è una città in ginocchio che vi ha votato in nome di un cambiamento che fino ad oggi non c’è stato… se non in senso negativo. Domenica gli abitanti di Gianola, di Vindicio (ancora una volta colpiti dallo straripamento del solito torrente Pontone nonostante i tavoli e le promesse), i commercianti di largo Paone e soprattutto i vostri elettori si chiedevano perché non foste intervenuti prima visto che già qualche mese prima c’era stato un evento meteorologico simile con ulteriori danni economici e le previsioni meteorologiche erano chiare. Svegliatevi e governate se ne siete capaci – conclude Giuseppe Di Russo – le vostre “crisi di poltrone” non interessano proprio a nessuno”.
Saverio Forte