SUD PONTINO – Faceva fatica a trattenere le lacrime la dirigente dell’istituto nautico “Giovanni Caboto”, la professoressa Maria Rosa Valente, trascorrendo la sua “dolorosa domenica” a bordo de “La Signora del Vento”, la nave scuola dell’istituto di piazza Trieste che nella notte tra sabato e domenica, a causa dell’ultima e prevista ondata di maltempo, ha subito ingenti danni a danno. Il fortissimo vento di scirocco e la mareggiata, che hanno flagellato l’intero litorale pontino e quello del Golfo in particolare, hanno spezzato due alberi del prestigioso veliero acquistato dall’istituto “Caboto” tra mille sacrifici economici per trasformarlo in una nave scuola e da crociera per i suoi studenti. A bordo de “La Signora del Vento” si è svolto un lunghissimo tavolo tecnico che, coordinato dalla dirigente e dal personale della Capitaneria di Porto, è servito per cominciare a stilare i danni che sono ingenti.
L’incidente poteva essere evitato? La professoressa Valente ha dichiarato come il veliero si trovasse ancorato davanti la Banchina Cicconardi del porto commerciale dopo essere stato interessato da un periodo intervento di manutenzione presso un cantiere navale della zona. Il veliero era in attesa di tornare nel tradizionale ormeggio di piazzale Caboto, nel quartiere medioevale di Gaeta S.Erasmo, eccezionalmente occupato da altri ormeggiatori. Le peggiorate e pessime condizioni meteo marine (raffiche di vento fino a 90 km/h e onde alte fino a 4 metri) – come ha confermato in un comunicato stampa ufficiale la Capitaneria di Porto di Gaeta – hanno “rotto le cime di ormeggio che, sotto l’azione dei violenti marosi, venivano spinte sulla banchina con il conseguente allontanamento dal molo portuale. “La Signora del Vento”, ormai fuori controllo, finiva alla deriva sino a raggiungere il tratto di mare antistante i cantieri navali “Italcraft”, in località Conca, dove si arenava a circa 15 metri dal molo e in un fondale di circa 3 metri, in galleggiamento. Che non si siano registrati danni ai membri dell’equipaggio a bordo l’ha tenuto a precisare la preside Valente mentre i primi accertamenti sono stati promossi dall’autorità marittima “per ricostruire l’esatta dinamica dell’evento e le opportune valutazioni per la messa in sicurezza dell’unità e l’individuazione di un nuovo ormeggio alla Nave, anche in considerazione del probabile nuovo peggioramento delle condizioni meteo marine.” Un’indiscrezione delle ultime ore: era corretta la zona di attracco della nave scuola dell’istituto Caboto lungo la banchina del porto commerciale alla luce del Bollettino del mare che annunciava il peggioramento del tempo e fortissimi venti di scirocco? Ora si contano i danni, che sono stati definiti “importanti”, a cui si aggiungeranno le spese che dovrà affrontare necessariamente la scuola di piazza Trieste per il recupero della nave, la cui gestione era diventata sin troppo onerosa nei confronti di tanti fornitori, a cominciare dai piloti del porto di Gaeta.
Intanto la Guardia Costiera di Gaeta, impiegata per verificare da vicino le condizioni della “Signora del Vento”, ha sostenuto di non ha riscontrato alcuna forma di inquinamento nel circostante specchio acqueo e l’intera situazione è costantemente monitorata, sia dai militari della Guardia Costiera che dai Servizi tecnico-nautici del porto, Piloti ed Ormeggiatori e dal personale del Registro italiano navale. Appena rientrato da un viaggio all’estero, il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano ha espresso in una telefonata “solidarietà e vicinanza” alla dirigente scolastica Valente: “È stato un triste risveglio vedere –ha scritto Mitrano su facebook – la Signora del Vento, un gioiello della nostra comunità scolastica e non solo, ridotta in queste condizioni dal maltempo”. La rete ha alimentato, poi, una polemica unitamente alla necessità di avviare una sottoscrizione popolare per rimettere in sesto il veliero: ma l’incidente poteva essere evitato? E qualcuno ha denunciato anche una “situazione di negligenza e di superficialità”.
L’ultima ondata di maltempo non ha risparmiato nella notte tra sabato e domenica anche la vicina Formia: il mare in tempesta ha provocato l’allagamento del piazzale del porticciolo di Caposele, invaso da detriti di ogni tipo che si sono accumulati con l’afflusso delle acque. L’area per motivi di sicurezza è stata a lungo inibita al traffico veicolare e pedonale. A Gianola, nei pressi del porticciolo romano, il torrente Santacroce ha rotto gli argini, facendo registrare diversi allagamenti nei pressi di via delle Vigne. La situazione è stata tenuta sotto controllo dal gruppo della Protezione Ver sud-pontino che fortunatamente non è intervenuta – contrariamente a quanto avvenuto nelle recenti ondate di maltempo – nel centro urbano ed in piazza Testa dove alcune attività commerciali legate alla “movida” di Largo Paone erano state invase dall’acqua meteorica ma anche da reflui fognari.
Sospesi tutti i collegamenti con le isole di Ponza e Ventotene, è monitorato costantemente il Garigliano a causa della piena in arrivo dal cassinate. A Castelforte è stata interrotta Via delle Terme e via per Suio Alta a causa di una tromba d’aria che ha provocato la caduta di una ventina di alberti. Il sindaco Giancarlo Cardillo, dopo aver invitato in mattinata la cittadinanza a rimanere in casa, nel pomeriggio con l’ordinanza numero 58/2019 ha disposto per la gionata di lunedì 18 novembre la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine grado essenzialmente per due ragioni: avviare un’immediata verifica tecnica per garantire la sicurezza di tutte le scuole e rimuovere gli alberi ad alto fusto caduti che “stanno creando difficoltà e disagi alla circolazione stradale”. Problemi, fortunatamente più lievi, si registrano anche sul territorio di Minturno. La maggiore criticità è stata segnalata, per alcuni residenti un’”autentica emergenza sanitaria”, a Marina di Minturno dove c’è stata un’esondazione di liquami fognari nella centrale via Pietro Fedele. A farne le spese anche un noto studio medico che, dato l’allarme ai Carabinieri, ha chiesto ed ottenuto l’intervento di una pattuglia della Polizia locale. Problemi anche nel capoluogo pontino. Il forte vento ha abbattuto alcuni cartelloni e recinzioni in piazza del Popolo, ma i problemi maggiori sono stati causati dagli alberi. In Viale Mazzini un pino è caduto ed ha danneggiato due auto in sosta, occupando l’intera carreggiata, stessa sorte per un’altra grossa pianta in Corso della Repubblica. Letteralmente devastati gli stabilimenti balneari a causa del vento che ha toccato i 40 nodi. Tanti i disagi anche ad Anzio e Nettuno. Sono stati decine gli interventi dei vigili del fuoco e delle varie sezioni della protezione civile ed ancora decine sono quelli in smaltimento che andranno avanti nelle prossime ore.
Saverio Forte