FORMIA – Ben presto il versante formiano del parco regionale dei Monti Aurunci potrà beneficiare di un’importante ed attesa possibilità per il suo definitivo sviluppo economico e occupazionale: l’elettrificazione. L’Enel – su richiesta dell’ultima amministrazione comunale di centro destra al comune di Formia guidata dal compianto Senatore Michele Forte – si impegnò a finanziare il progetto di interramento della linea elettrica da Maranola fino alla valle di Gegne per installare una cabina di energia, all’altezza dell’omonimo quadrivio, considerato un punto strategico per l’intera area. Veloci ed attenti si rilevarono i lavori di interramento della rete, un’opera realizzata dal giugno a dicembre 2018.
L’atto finale doveva essere il posizionamento della cabina elettrica su un’area già indicata e ceduta all’Enel, dal Consiglio Comunale e peraltro ratificata da una Conferenza di servizi, dove tutti gli enti (compresi l’ente parco e la XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci) diedero i propri pareri favorevoli. Da quel momento per una serie di cavilli burocratici è calato il sipario, i lavori s’interruppero a più riprese, nonostante le iniziative del consigliere comunale della Lega Nicola Riccardelli per organizzare alcuni tavoli tra Comune ed Enel per risolvere alcune perplessità .
“Vanno portati a termine questo iter ed i relativi lavori, nell’interesse dei cittadini, al fine anche di salvaguardare la sicurezza stradale dell’intero tracciato che deve essere ripristinato con un tappetino di asfalto, importante in questi mesi cosi già piovosi”. Un nuovo e risolutore incontro potrebbe essere quello in programma, tra l’Enel ed il Comune di Formia, venerdì 22 novembre: “Il nostro auspicio ma anche di migliaia di cittadini residenti e di turisti è il conseguimento di una definitiva sintesi per un’opera lodevole da consegnare al territorio. Uno dei molti impegni dell’amministrazione Forte fu all’epoca quello di reperire fondi e risorse extra comunali, a favore del patrimonio montano di Formia, per migliorare e salvaguardare una realtà naturalistica ambientale di eccezionale pregio, quale quella del Redentore sugli Aurunci”.
Saverio Forte