LATINA – Gli apprezzamenti sessisti nei suoi riguardi si sprecano da tempo, da quando vengono rese note durante la settimana le designazioni per le partite del campionato di serie C maschile di calcio. Il fondo probabilmente è stato toccato mercoledì sera in occasione della gara degli ottavi di finale della Coppa Italia dell’ex terza serie: allo stadio “Partenio-Lombardi” di Avellino la Ternana ha acciuffato la qualificazione nel finale grazie ad una rete di Nesta. Ma nel mirino del tecnico padrone di casa, l’ex mister del Sora e Fondi Eziolino Capuano e, soprattutto dei tifosi irpini è finita lei, Veronica Vettorel, guardalinee di Latina iscritta presso la sezione del capoluogo pontino dell’Aia, l’associazione italiana arbitri.
Una sua decisione al 91’ per fuorigioco è costata all’Avellino l’eliminazione dalla rassegna tricolore e la cosa ha scatenato il web, soprattutto i sostenitori di casa. A pochi giorni dalla giornata internazionale contro la violenza sulle donne è bastato un fuorigioco fischiato per promuovere un pesantissimo fuoco di fila contro la bella e simpatica Veronica, da pochi mesi promossa anche come assistente internazionale di calcio femminile. Contro di lei gli insulti sono si sprecati, i social ne sono pieni. Si va da quelli classici con cui solitamente si insulta una donna, fino ai ‘consigli’ su un diverso utilizzo della bandierina. C’è chi ipotizza il modo in cui stia facendo carriera nel mondo del calcio, sottolineando che “è anche una bella ragazza”. Altri, invece, facendo leva sull’aspetto estetico della Vettorel, la invitano a dedicarsi ad altri mestieri, ben più vecchi di quello dell’assistente arbitrale.
Per contro, c’è anche una parte di web che si sta mobilitando contro questo attacco sessista nei confronti di un’assistente di gara ‘colpevole’ di aver sbandierato un fuorigioco, ma resta una minoranza perché le offese sessiste dilagano sui social. E pensare che Veronica Vettorel con la sua simpatia e comunicativa ha sempre catturato l’attenzione della platea calcistica affrontando un tema tra i meno piacevoli ma con il quale tutti, non solo nello sport e nel calcio, devono confrontarsi: l’errore.
Saverio Forte