FORMIA – Un grido d’allarme sull’abbandono, sempre più dilagante, delle periferie formiane. E’ stato lanciato da un primo e partecipato incontro–confronto che il coordinamento comunale e il gruppo consiliare della Lega hanno organizzato presso la frazione più importante e popolosa della città, Maranola. Era gremita la ristrutturata delegazione comunale in occasione del primo incontro del “tour di ascolto territoriale” che il carroccio cittadino ha organizzato per “dar voce ai territori , rendendo i cittadini protagonisti del presente ma anche attenti suggeritori per la costruzione di una Formia futura”.
L’iniziativa ha sottolineato come sia stata fallimentare la scelta del legislatore che, inseguendo il miraggio dell’innocuo risparmio economico e della spending review, abbia decretato l’immeritata e generosa chiusura di quella palestra di democrazia e di confronto che “dal basso” sono stati rappresentati dai consigli circoscrizionali. Quando sono stati istituiti nel 1985 hanno permesso la crescita di una competitiva classe politica locale (ora espressione in ogni competizione elettorale che si rispetti di una preoccupante improvvisazione cui devono far fronte i partiti tradizionali ma anche il civismo 4.0) che, rappresentando l’ideale cerniera tra l’ente comune e i territori di competenza, sapeva garantire risposte e risoluzioni ai tanti problemi del cittadino comune. Venendo meno questi punti di riferimento l’opinione pubblica ha deciso improvvisamente di disinteressarsi della gestione della cosa pubblica e, di fronte alla contestuale latitanza della governance dell’ente locale, le periferie sono sempre più abbandonate a loro stesse con la conseguenza che i costi per rimuovere il loro isolamento si quadruplicano.
L’incontro delle Lega – rappresentata da Ivan D’Urso coordinatore del movimento giovabile di Formia, dal coordinatore comunale Vittorio Pecorino e dai consiglieri comunali Nicola Riccardelli e Antonio Di Rocco – ha rimarcato come questa stessa iniziativa avrebbe dovuto promuoverla la stessa amministrazione comunale di Formia che aveva promesso l’applicazione del bilancio partecipato di cui non si hanno ancora tracce. La sala dell’Emigrante della delegazione comunale di piazza Antonio Ricco, “piena e animata”, ha registrato infatti spunti di particolare interesse e coinvolgimento e non tardate ad emergere una serie di criticità e disagi cui deve far fronte Maranola con il suo vasto territorio, numero di abitanti, il centro storico importante, la rete viaria di centinaia di chilometri e, non da meno, un patrimonio montano di nota bellezza . “Tante sono state le segnalazioni di inefficienza dei servizi principali inerenti lo stato delle strade, la pubblica illuminazione , l’assenza di bagni pubblici , la non presenza di vigilanza, la dimenticata manutenzione ordinaria , una villa comunale al degrado e la preoccupazione dello spopolamento del centro storico – hanno fatto rimarcare in una nota i dirigenti della Lega – In sintesi un sentimento di abbandono diffuso su tutto il territorio , con palese ripercussione anche nel tessuto sociale ed economico.
“Abbiamo voluto dare voce quindi al tessuto sociale condividendo problematiche , costruendo anche proposte credibili a breve , medio e lungo termine , elementi – ha specificato il coordinatore comunale Vittorio Pecorino – non da pubblicità elettorale ma contenuti da sottoporre all’assise comunale , in previsione di predisposizione del prossimo Bilancio Comunale 2020”. In chiusura il consigliere comunale Nicola Riccardelli ha ringraziato della presenza il coordinatore provinciale della Lega Giovani Marco Maestri di Lega Giovani “per aver condiviso insieme questa iniziativa che non è stato un momento di folklore elettorale. Queste istanze saranno le attenzioni che sottoporremo alla discussione e all’approvazione de prossimo bilancio comunale 2020”.
Saverio Forte
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