MINTURNO – Il Gip del Tribunale di Cassino Domenico Di Croce si è riservata la decisione se revocare o meno il divieto di avvicinamento ai danni di A.C., 71enne di Minturno nei riguardi della figlia e del compagno della donna. Il provvedimento era stato richiesto dal Sostituto procuratore Roberto Nomi Bulgari relativamente ad una serie di gravi episodi di maltrattamenti in famiglia che, denunciati ai Carabinieri di Minturno, si sono protratti dal gennaio sino allo scorso mese di ottobre.
Nel corso del lungo interrogatorio il 71enne, difeso dall’avvocato Massimo Signore, ha ammesso di aver avuto a più riprese confronti accesi con il fidanzato della figlia che, a suo dire, erano motivati dal fatto che la ragazza tornasse continuamente a casa molto tardi di notte. Si è dichiarato, invece, estraneo alle gravi imputazioni per le quali è stato raggiunto dal divieto emesso dalla Procura della Reubblica di Cassino e, cioè, di non aver mai aggredita e minacciata la figlia con un coltello.
Il Gip Di Croce ha assunto anche alcune indagini difensive finalizzate naturalmente a limitare fortemente il quadro indiziario dell’indagato, soprattutto con la testimonianza della madre della ragazza e moglie dell’anziano presente ai fatti ed alle discussioni tra padre e figlia. L’uomo è indagato per minacce e lesioni personali per diversi episodi accaduti nel corso del 2019. Il 14 settembre il 71enne – “infastidito dalla frequentazione” della figlia con il suo fidanzato – si era nascosto in un fosso, aveva atteso che rincasasse la figlia accompagnata dal fidanzato e, impugnando un coltello, lo aveva puntato al viso del giovane.
In un’altra circostanza aveva ancora minacciato a figlia di morte “Vuoi vedere che ti scanno mo’ mo’” e di vendere i beni di famiglia e di lasciarla senza eredità. Oppure di averla percossa in più occasioni, anche entrando in casa di lei possedendo le chiavi di accesso, e di averle puntato la lama del coltello al viso, minacciandola di ucciderla. Altro episodio ancora in cui ha aggredito la figlia spingendola contro il muro e facendole sbattere la testa, provocandole un trauma cranico. Innumerevoli, infine, le minacce di morte a lei e al fidanzato, quest’ultimo ha denunciato di essere stato aggredito con le mani al collo finendo strangolato quasi fino alla morte.
Saverio Forte