GAETA – Quaranticinque minuti per ripercorrere una drammatica vicenda che segnerà per sempre la sua vita. Tanto è durato l’interrogatorio di convalida dell’arresto di E.C., il giovane universitario di 23 anni di Formia arrestato – e ora ai domiciliari – con le pesante accuse di omicidio stradale, omissione di soccorso e guida in stato di ubriachezza relativamente all’investimento di cui è rimasto vittima Giancarlo Peveri, l’uomo di 75 anni travolto mentre attraversava a piedi via Lungomare Caboto all’altezza dell’ex stabilimento Pia nel quartiere della Pjaia.
Difeso dagli avvocati Vincenzo Macari e Andrea Di Croce ha risposto alle domande del Gip del Tribunale di Cassino Salvatore Di Croce che dopo meno di un’ora ha convalidato il provvedimento cautelare richiesto, subito dopo la tragedia, dal sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo. Il giovane universitario, ancora provato e sotto shock, ha ripercorso le fasi di quella giornata che aveva trascorso la gran parte in compagnia dei suoi genitori e di alcuni amici presso un vicino take away dove avevano mangiato e ascoltato della musica. E.C. forse aveva alzato anche il gomito tanto da risultare positivo al test effettuato dagli agenti del commissariato dopo essersi costituito, un’ora dopo l’investimento mortale, in compagnia del padre al quale aveva raccontato l’accaduto appena giunto presso la loro abitazione di Formia.
E al Gip Scalera il 23 universitario, ancora singhiozzando, ha ripetuto quanto aveva messo a verbale in Commissariato: “Il signor Peveri non l’ho visto, quando l’ho visto attraversare all’improvviso, credetemi, era troppo tardi.”. Gli stessi avvocati Macari e Di Croce, che almeno in questa fase non hanno formalizzato alcuna richiesta alternativa al Gip, hanno ricordato come l’investimento, con un’iniziale fase di “trascinamento”, è avvenuto a velocità moderata perché il luogo dell’urto non è molto distante da un impianto semaforico dove la Mini Coopè su cui si trovava E.C. è ripartita dopo il segnale del “rosso”. La difesa del 23enne proporrà una perizia cinematica ma solo aver letto quella di parte che proporrà la Procura di Cassino. Intanto il cadavere di Giancarlo Peveri, milanese di origine che a Gaeta conviveva con una donna del posto dopo aver avuto dal primo matrimonio due figli attualmente residenti a Londra, è stato sottoposto ad esame autoptico esterno presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino.
Manca solo l’ufficialità e i funerali del 75enne, a cura dell’”Antica Impresa funebre Salemme” di Gaeta, si svolgeranno nel pomeriggio di sabato 29 dicembre presso la chiesa parrocchiale di San Carlo Borromeo. Sarà la stessa ditta a curare le esequie – sabato mattina presso la Chiesa dell’Annunziata di Itri, di Misia Soscia, la maestra di scuola elementare in pensione, di 76 anni, deceduta nella tarda serata di domenica dopo che la sua Ford Fiesta si era schiantata contro un albero nel tratto iniziale di via Civita Farnese, lungo la strada regionale Valle del Liri. Dopo l’esame autoptico esterno effettuato dalla dottoressa Maria Antonietta De Meo dell’Asl di Latina la Procura, in extremis, ha nominato un medico legale per svolgere l’autopsia. L’obiettivo è chiaro: capire che la donna sia finita fuori strada dopo una leggera curva per un malore che l’ha colpita mentre era al volante o se l’incidente mortale sia stato provocato da fattori esterni come l’alta velocità o l’asfalto reso viscido dalla pioggia caduta in precedenza.
Saverio Forte