SUD PONTINO – Un territorio, in affanno, in difficoltà ma che vuole, nonostante tutto, sopravvivere a stesso, dare una speranza al suo futuro più immediato. Il 2019 si sta chiudendo per il sud-pontino con molte incognite, rischi che riguardano soprattutto la sua identità e le sue prospettive di sviluppo economico e sociale che sono umiliate da una preoccupante arretratezza infrastrutturale. A cominciare dall’assetto viario che, concepito 70 anni fa, non è stato più rivisto e non è compatibile per coltivare il settore vitale della sua economia, quello turistico.
Sono state autentiche ‘legnate’ quelle rivolte giovedì sere, giorno di Santo Stefano, anche se a bassa voce, all’intera classe politica del sud-pontino dall’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari. L’ha fatto intervenendo alla puntata natalizia di “Vista sul Golfo”, la rubrica settimanale di Teleuniverso dedicata esclusivamente al sud-pontino. Per il presule della chiesa del Golfo i comuni di Formia, Gaeta, Itri, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia e quelli isolani di Ponza e Ventotene da tempo hanno abiurato formalmente – o cercano di farlo – le annose logiche municipalistiche ma il percorso culturale da compiere e ultimare è ancora lungo e complicato.
Ha puntato più volte il dito contro due incompiute del territorio, la viabilità e la sanità, nei confronti delle quale “vedo una latente rassegnazione o, meglio, una carenza di progettualità che motiva poi tanti giovani ad andare via”. Accuse significative quello dell’Arcivescovo di Gaeta che potrebbe riproporre martedì 31 dicembre, alle ore 18, presso il Santuario dell’Annunziata che torna a ospitare, dopo due anni, il “Te Deum” di ringraziamento di fine anno. E in prima fila ci saranno loro perché invitati: i sindaci dei 17 comuni che ricadono sotto la giurisdizione della Chiesa gaetana.
Saverio Forte
INTERVISTA stralcio da “Vista sul Golfo” del 26 dicembre 2019 di Monsignor Luigi Vari, Arcivescovo di Gaeta