FORMIA – Purchè si parli di me… fatelo pure ma sappiate che quel che dite non potrò sentirlo perché sono come quell’automobilista che ha imboccato l’autostrada contromano e non ascolta le urla provenire dall’esterno perché ha acceso l’autoradio a tutto volume. Il vero ed indiscusso protagonista del Capodanno 2020 a Formia è stato lui, l’amministratore più odiato ma anche amato (ma da una sola cerchia di consiglieri di maggioranza vicinissimi al sindaco Paola Villa) che si conosca, l’assessore allo sviluppo economico e al turismo del comune di Formia Kristian Franzini. Ha utilizzato la rete e soprattutto il suo profilo facebook per rispondere ai suoi detrattori (“l’assessorato al turismo ha speso la cifra di 140mila euro per le attività legate al periodo delle festività natalizie. Dunque risulta assolutamente falsa la notizia che l’importo speso abbia addirittura uno zero in più”) ma anche per fare un clamoroso outing.
Franzini ha dovuto ammettere che la foto che ritrae l’unico palco allestito dal comune nella zona sottostante la torre di Mola è stata “ritoccata dall’agenzia, non ha lo scopo di aumentare le presenze, ma ha solo una funzione estetica. In ogni caso questo rappresenta un errore da parte dell’agenzia. Potevano tranquillamente risparmiarselo, considerato che avevano mille altre foto da utilizzare”. Franzini non specifica, però il nome dell’agenzia in questione, se sia stata o meno incaricata formalmente dal comune, con quello atto dirigenziale e contributo economico e con quale proposito. Così come l’assessore al turismo si guarda bene da evidenziare un aspetto: cosa intenda fare l’ente committente, il comune di Formia, per tutelare la propria immagine perché questa sedicente agenzia, di cui si ignorano le generalità, sarà retribuita da danaro pubblico, dei cittadini formiani.
Franzini in uno dei suoi tanti post ammette, tuttavia, “che la festa di Capodanno è stato un bel successo, è comunque paradossalmente documentata dall’assenza di foto e video-dirette negative. In realtà le telecamere dei soliti noti erano pronte a registrare il negativo, ma sono rimaste spente di fronte all’evidente successo dell’iniziativa – ha attaccato l’assessore Franzini – Resta da riflettere sul fatto che a Formia il Capodanno sia stato trasformato in un fatto politico o, peggio ancora, in una battaglia politica. Ringrazio comunque chi in questo clima capisca come alcune belle notizie andrebbero esaltate a favore esclusivo della città.”. In conclusione l’assessore al turismo lancia l’ennesimo guanto di sfida ai suoi detrattori, ai tanti malpancisti – che escluso il cerchio ristretto orbitante attorno al sindaco di Formia – che continuano ad aumentare nella maggioranza consiliare e – aspetto più significativo – nell’opinione pubblica: “Questa è l’ultima volta che rispondo ad evidenti fake e a qualsiasi altro tentativo di distorsione della realtà (mi riferisco alla cifra fatta circolare di 1.400.000 euro). Ricordo come il sottoscritto abbia dovuto subire un processo per diffamazione recentemente. Prima di scrivere il sottoscritto ha avuto la serietà di informarsi ed è stato assolto poichè affermava la verità. Informarsi costa fatica, ma vuol dire anche che l’unico intento sia quello della verità e non quello dello “sputtanamento” a fini elettorali o per tornaconti economici. Questo ovviamente al netto delle reiterate offese personali, per le quali il primo atto sensato sarebbe quello delle scuse.”
Il suo successo personale per il Capodanno 2020 riuscito – la notte di San Silvestro, una qualsiasi piazza, che sia nel centro cittadino o nella collinare e periferica Castellonorato si riempie sempre a condizione che ci sia una colonna sonora, di qualsiasi tipo o gusto – l’assessore Franzini ha deciso di commentarlo, sempre con il suo discutibile stile e tono, attraverso la rete. Il contenuto ha rasentato l’autoesaltazione, di dubbia qualità: “Un uomo si sveglia al mattino, sale in auto ed imbocca l’autostrada contromano. Lungo il tragitto le auto che gli vengono incontro gli urlano di tutto: “vergogna”, “chi ti credi essere”, “facciamogliela vedere”, “ma come si permette”, “coglione”, “presuntuoso”, “irresponsabile”, “dilettante”, scorretto” e poi ancora “vergogna, vergogna, vergogna”. L’auto dell’uomo, però, ha il finestrino chiuso e lui non sente. Continua la sua corsa in tranquillità, non perchè sia strafottente, ma proprio perchè non sente. Le auto incontro continuano ad urlare, ma lui serafico accende l’autoradio per ascoltare della buona musica. Lo speaker all’improvviso interrompe le trasmissioni per il terribile annuncio:”C’è un pazzo in autostrada che va contromano”. L’uomo allora alza lo sguardo e stupito pensa:”Azz’ uno? Qua ce ne stanno cento”. Buon anno a tutti.”
Se è vero che solo gli stolti non cambiano idea, anche il coordinatore della lista civica di maggioranza “Ripartiamo con voi”, Joseph Romano, ha contribuito su face book a magnificare le gesta amministrative dell’assessore Franzini. Eppure soltanto nei giorni scorsi, alla vigilia di Matale, Romano in un documento ufficiale della sua coalizione aveva difeso la scelta degli asessori di riferimento, Pasqualino Forte e Alessandra Lardo, di abbandonare “in corsa” la seduta della Giunta municipale che aveva approvato l’ultima delibera proposta in ordine di tempo dall’assessore al turismo Kristian Franzini. Riguardava proprio l’affidamento dell’incarico per l’organizzazione delle iniziative inerenti il Capodanno 2020. E lanciando strali sul comportamento amministrativo di Franzini, definendolo “molto scorretto”, Romano aveva lanciato un’accusa ben precisa: le riunioni di Giunta non possono diventare soltanto ed esclusivamente un momento per ratificare un provvedimento presentato dall’assessore di turno ma hanno l’obbligo di sintetizzare una collegialità, politico-amministrativa, che al momento appare essere molto latente. Romano, novello San Paolo sulla via Damasca a conferma dell’anarchia e della confusione che regna nella maggioranza e nella sua lista di appartenenza, chiede quasi scusa all’assessore Franzini: “Non è andata poi malissimo! Certo, i pareri son sempre discordanti, ma si sa che nessuno è mai stato profeta in patria. Personalmente penso che il cliché usato nei passati anni, forse è il migliore. Cioè un palco per i giovani, un palco per i ” meno giovani”. Perché parliamoci chiaro, il mondo sarà dei giovani, ma per il momento noi over 50 esistiamo ancora! Forse mi verrà commentato ” i soldi erano pochi !” Vero, ma è qui che si misura la capacità di chi organizza. Pianificare prima! Evitando qualche evento annuo ” inutile” e investire su eventi sicuramente di maggior richiamo. Per quanto riguarda la serrata degli esercenti, sinceramente non so fino a quanto sia stata una protesta pianificata, oppure sia stata una scelta precedentemente già presa dagli stessi. Certo non posso credere che sia stata una decisione presa per via della delibera anti-somministrazione , in quanto la stessa non era altro che una normalissima precauzione già vista e attuata in moltissime altre occasioni in tutta Italia ! Non certo si parlava di limiti ai decibel ( quella si, che sarebbe stato un controsenso)…ma di 21° gradi in poi, quindi ai voglia a brindare ! Aspetto quindi qualche comunicato da parte dell’associazione per avere un idea a riguardo. Un applauso all’assessore Kristian Franzini, per fare certe scelte ci vuol coraggio e sicuramente lui ne ha avuto. Visto che è un amante del calcio lo giudico cosi: Il peso dell’evento e le condizioni “extra” hanno sicuramente condizionato la prestazione. Però nonostante tutto ha condotto la partita con coraggio e disinvoltura. Voto 7.”- Parola di Joseph Romano che, a posteriori, afferma di aver parlato e scritto a titolo personale.
Un altro mistero della politica formiana, prima a nome di una lista civica presente nelle stanze dei bottoni e poi a titolo personale. Ma a gettare una tanica di benzina sul fuoco, già alto, delle polemiche di inizio anno non poteva e non doveva essere Enrico D’Angelis, dimissionario coordinatore politico dell’ex prima gamba della maggioranza Villa, la lista “Formia città in comune”. Nel suo mirino non poteva non finire …l’assessore al turismo Franzini a causa dei post definiti “deliranti”:”Penso che se un Sindaco o un assessore in carica prima dell’era Villa, avesse fatto un comunicato come quello dell’assessore Franzini (magari anche comprensibile sul piano strettamente personale ed umano viste le polemiche sulle festività natalizie), lo stesso Kristian Franzini, gli aderenti ad un’Altra città e a Formia città in comune, i tifosi e i cittadini che sostengono questa amministrazione, lo avrebbero fatto a pezzi, mediaticamente parlando – ha esordito D’Angelis – Può darsi pure che l’assessore si sia mosso sull’onda di un ormai datatissimo slogan del movimento femminista: il personale è politico. Può darsi. Io però, che anche allora non ero molto convinto di quello slogan, e che credo che personale e politico siano ambiti che hanno una loro forte autonomia, ho trovato fuori luogo quella rivendicazione di solitudine decisionale fatta dall’assessore. Che poi tanto solo non è, visto il successo che ottiene riuscendo a trasformare anche i suoi critici interni alla maggioranza, del giorno prima, in entusiasti adepti del giorno dopo (Joseph Romano di “Ripartiamo con voi”). Ovviamente sapendo che stiamo parlando di festività natalizie e che, come si sa, con l’arrivo della Befana si avrà a che fare con altre scelte.
A cominciare dal secondo anno che il Comune avvierà in dodicesimi non avendo provveduto ad approvare il bilancio. Per esempio si dovrà dare sostanza ad un ordine del giorno sulla cosiddetta esternalizzazione del servizio di riscossione che meriterà uno studio approfondito di quanto in esso scritto per capire se, come e quando tale scelta, per me sbagliata, potrà trovare concretizzazione tanti sono, fortunatamente, i passaggi obbligati che dovranno essere fatti prima di attuarla. In fondo anche il trasporto integrato intercomunale doveva essere chiuso entro sei mesi e invece, tutti e tre i comuni hanno provveduto a rinnovare i propri gestori per altri anni, con buona pace delle strette di mano del tipo uno per tutti – tutti per uno che ci sono state mostrate all’epoca. Ma Acqualatina, come sempre, è lì a metterci lo zampino e a riallontanare il trio sindacale e a farne di nuovo dei solisti” – ha concluso tra le polemiche Enrico D’Angelis.
Saverio Forte
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