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Acqualatina: i chiarimenti in merito al fenomeno di torbidità nel sud pontino

SUD PONTINO – Aumentata presenza di escherichia coli e di batteri coliformi nell’acqua erogata dalle sorgenti Mazzoccolo a Formia e di Capodacqua a Spigno Saturnia? A noi non risulta. “Dalle ultime analisi effettuate dal gestore, nessuna traccia di inquinamento batterico”. Un notturno comunicato stampa di Acqualatina conclude una giornata frenetica di prese di posizioni e di commenti il cui start era stato dato dal clamoroso report dell’Arpa Lazio che, divulgato dal dipartimento prevenzione, alimenti e nutrizione dall’Asl di Latina, conteneva una serie di preoccupanti dati in relazione alla qualità dell’acqua campionata il 23 dicembre scorso presso quattro fontane pubbliche di Formia.

Acqualatina fa parlare il suo amministratore delegato, Marco Lombardi, che ribadisce come l’ente gestore, in relazione soprattutto al fenomeno della torbidità nel sud pontino (aspetto che in queste ore stia interessando molto meno rispetto ad una presunta forte contaminazione biologica) “stia portando avanti una serie di interventi di contrasto all’emergenza, frutto di studi tecnici accurati, approvati dai Sindaci e monitorati anche dal tavolo per l’emergenza idrica della Prefettura di Latina. Quello che chiediamo ai Sindaci è il supporto amministrativo, di loro competenza, per realizzare quanto già previsto; dal canto nostro, garantiamo competenza e impegno.” Acqualatina conferma, ancora una volta, come il fenomeno della torbidità dell’acqua che si è verificato nel sud pontino a partire dalle scorse settimane “abbia un’origine naturale” che si rinnova soprattutto in seguito alle “forti piogge, presso le sorgenti di Capodacqua e Mazzoccolo, fonti di approvvigionamento di tutti i Comuni del Sud Pontino. Questo stato dei fatti ha portato negli anni il gestore a mettere in atto delle azioni tecniche a breve termine, che hanno ottenuto il risultato di mitigare il fenomeno, e a cercare anche delle soluzioni di approvvigionamento alternativo, unica soluzione strutturale in grado di garantire una portata sostitutiva delle due importanti sorgenti interessate dal fenomeno di torbidità. Questi interventi sono stati inseriti nel piano degli investimenti dell’Ato 4 e approvati dalla Conferenza dei Sindaci dello stesso ambito territoriale ottimale”.

Il documento di “chiarimenti” di Acqualatina, diffuso nel “cuore” del weekend dell’Epifania, non entra nel merito delle responsabilità su chi spetti, tra l’Asl e lo stesso ente gestore, certificare la non potabilità idrica in seguito al “fenomeno naturale” della torbidità dell’acqua erogata in ben nove comuni del comprensorio. Acqualatina tiene invece a precisare che “nelle scorse settimane, sin dai primi segnali del fenomeno, i nostri tecnici hanno effettuato, come di consueto, continui prelievi per monitorare i valori e la loro evoluzione; da tempo, inoltre, sono in corso di realizzazione i lavori per ovviare al fenomeno; tutto ciò, valori e azioni di contrasto in corso, a breve, medio e lungo termine, viene regolarmente relazionato ai Sindaci dei Comuni interessati e alle autorità competenti, ASL compresa.”

L’amministratore delegato di Acqualatina decide di passare all’attacco nella seconda parte del comunicato quando decide di togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti soprattutto del sindaco di Formia Paola Villa che prima l’aveva denunciato penalmente per interruzione di pubblico servizio attraverso una denuncia presentata al Commissariato di Polizia e poi l’aveva pesantemente attaccato su face book in ordine all’ultimo – è di venerdì – “Resoconto sulla torbidità” notificato al comune. “Parlare di comunicazione delirante, come fatto da qualcuno – osserva ancora l’ingegner Marco Lombardi senza mai citare il primo cittadino formiano – non ritengo abbia riscontro nel reale contenuto della nostra relazione, oltre a presentare un contenuto offensivo per più di un attore in campo. Acqualatina sta portando avanti una serie di interventi, che sono frutto di studi tecnici accurati, che hanno visto il coinvolgimento di equipe universitarie, di esperti del settore, oltreché del team di ingegneri interni alla Società. Questi interventi sono stati sottoposti all’attenzione dei Sindaci, e in quella sede approvati. Alcuni dei principali lavori, come collegamento del campo Pozzi “25 ponti” e l’interconnessione con l’acquedotto di Cellole, sono anche oggetto del monitoraggio periodico effettuato dal tavolo creato per l’emergenza idrica dalla Prefettura di Latina, che ringraziamo per questo, alla presenza dei Sindaci. Quello che chiediamo ai Sindaci è il supporto amministrativo, di loro competenza, per realizzare quanto già previsto; dal canto nostro, garantiamo competenza e impegno.”

Ma l’acqua erogata dalle sorgenti di Mazzoccolo a Formia e di Capodacqua a Spigno Saturnia può essere – polemiche e dialettica politica a parte – utilizzata per scopi umani. L’ad Lombardi si prende una bella responsabilità quando, concludendo, sostiene che “a tutt’oggi le ultime analisi effettuate dal gestore, datate 2 gennaio 2020 e già rese note ai Comuni e agli altri enti interessati, escludono del tutto la presenza di sostanze batteriche inquinanti, rilevate nelle settimane scorse, al culmine del fenomeno di torbidità, a quanto risulta dalle notizie diffuse in merito alla relazione Arpa”. Tradotto, se l’Agenzia regionale per la protezione ambiente del Lazio ha trovato tracce di escherichia coli e di batteri coliformi nell’acqua pompata dalle due fonti del golfo la “colpa” – si fa per dire – resta sempre del “fenomeno naturale” della torbidità. Insomma, modificando l’ordine degli addendi – è un’antica regola dell’algebra – la somma non può, non deve cambiare.

Saverio Forte

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