FORMIA – Assolto perché il fatto non sussiste. Con questa formula il giudice monocratico del Tribunale di Cassino Gaetano La Milza ha assolto l’ex assessore alla polizia locale, cultura e personale del Comune di Formia Amato La Mura dalle accuse di violenza e minacce a pubblico ufficiale. I fatti risalgono al 30 ottobre 2017 quando l’uomo politico, all’epoca consigliere comunale d’opposizione per l’Udc, puntatole il dito contro, minacciò nella centralissima piazza Mattej un’agente della Polizia Locale, del comune di Formia, mentre era in procinto di sanzionare alcune autovetture in sosta vietata presso la fermata dei bus. Ad accogliere la richiesta di rinvio a giudizio per La Mura avanzata dal pm De Franco era stato il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Donatella Perna. Secondo la versione della pubblica accusa La Mura avrebbe detto alla zelante vigilessa di 45 anni: “Io sono un assessore che ti paga lo stipendio e farò di tutto per non farti rimanere a Formia, ti rispedisco al mittente, ti mando a Roma”.
Nel corso del dibattimento La Mura, assistito dall’avvocato Vincenzo Macari, ha potuto dimostrare che non era la sua auto in procinto ad essere multata, non era parcheggiata lì dov’erano intervenuti i vigili ma aveva inserite le quattro frecce ma a circa 400 metri di distanza. La sentenza era stata, per certi versi, anticipata dalla requisitoria del rappresentante della pubblica accusa, il dottor Emilio Pentone che per l’ex assessore alla cultura aveva chiesto l’assoluzione ma per insufficienza di prove. Questa curiosa vicenda era finita in un’informativa inviata al sindaco in carica nell’ottobre 2017, Sandro Bartolomeo. Secondo quanto scriveva la vigilessa al primo cittadino e alla comandante della Polizia locale Rosanna Picano “il signor La Mura, ad alta voce e con tono ammonitore, richiamando l’attenzione di numerosi passanti rimasti allibiti, profferiva le testuali parole: ‘Io sono un assessore che ti paga lo stipendio e farò del tutto per non farti rimanere a Formia, ti rispedisco al mittente, ti rimando a Roma”. Il consigliere La Mura, insomma, si è sarebbe lasciato andare a “comportamenti scorretti ed ineducati, dimostrando poco rispetto per la divisa che indossiamo e dando cattivo esempio di senso civico ai cittadini stessi…
Da parte sua, il consigliere Amato La Mura si era difeso così, una versione che ha ribadito poi in Tribunale: “Io non sono stato multato – ha dichiarato l’ex esponente centrista prima di fuoruiscirne – La mia auto non era parcheggiata lì dov’erano intervenuti i vigili ma con le quattro frecce inserite a circa 400 metri di distanza. Io al fischio della vigilessa smisi di prendere il caffè al bar e mi avvicinai chiedendo se fosse possibile finire di bere. Mi allontanai pur non essendo interessato in quel momento a ciò che stava accadendo con persone che si avviarono a spostare i propri mezzi. Ed è qui che ho avuto il diverbio perché l’agente mi allontanava con un gesto che ho equivocato o forse era chiaro e non l’ho accettato. In risposta a questo ho chiarito all’agente che non era bello il gesto eseguito anche perché come consigliere comunale ero uno dei suoi datori di lavoro. Lei allora mi ha ribadito che il Comune di Formia non le dava lavoro ma il Comune di Roma. Io prima di allontanarmi le ricordavo che se voleva poteva tornare a Roma se qui non si trovava bene. Questa è stata la conversazione che abbiamo avuto il giorno dopo, dove scusandomi le facevo notare che forse entrambi avevano contribuito a far sì che ci agitassimo. Questi i fatti. Sono però rattristato di come una lettera riservata seppur con molte inesattezze possa essere arrivata ai mass media”.
Questa vicenda, che sui marciapiedi di una città si verifica a cadenza quotidiana, ha condizionato nella primavera 2018 il tentativo di La Mura assumere la candidatura a sindaco del centro destra, soluzione che fu misteriosamente abortita all’interno dello stesso schieramento a favore dell’avvocato penalista Pasquale Cardillo Cupo. La Mura abbandonò la Lega diventando uno più stretti collaboratori del’Onorevole Gianfranco Conte nella lista “Formia con te” alle elezioni amministrative del 2018. L’assoluzione del giudice Gaetano La Milza potrebbe costituire, politicamente parlando, un “ritorno a casa”? I prossimi giorni potrebbero essere determinanti per rispondere a questo intricante quesito…
Saverio Forte