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Lutto a Castelforte per la morte del figlio del sindaco Giancarlo Cardillo: i funerali

CASTELFORTE – “Solo l’amore e la fede possono spostare una montagna. Ma da soli non è possibile vincerla questa sfida. In caso contrario è una battaglia persa in partenza”. E’ stato questo uno dei passaggi più salienti e commoventi della breve ma ricca omelia di don Fabio Gallozzi nel corso dei funerali di Lorenzo Cardillo, il giovane di 27 anni primogenito del sindaco di Castelforte, Giancarlo, che ha cessato di vivere venerdì sera presso il reparto di rianimazione dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia.

La chiesa parrocchiale dell’Annunziata – come da previsione – si è rivelata troppo piccola per ospitare le migliaia di persone che hanno voluto affettuosamente esprimere i propri sentimenti di vicinanza umana, di sostegno e di cordoglio nei confronti del primo cittadino di Castelforte, della moglie Anna e dei figli Ilaria e Leonardo che, al di là della prematura e dolorosa scomparsa di Lorenzo, hanno vinto “la loro battaglia d’amore. Può apparire una palese contraddizione – ha aggiunto il parroco di Castelforte e di Santi Cosma e Damiano – ma così non è. Quello di Lorenzo è un dramma che solo con la preghiera può conoscere un “perché” ed avere una risposta”. Lorenzo è stata una persona speciale anche se drammaticamente sfortunata. I suoi problemi sono nati alla nascita anche se individuati due mesi più tardi grazie ad una consulenza medica dell’allora sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. Da quel momento l’amore di papà Giancarlo e di mamma Anna e successivamente dei fratelli Ilaria e Leonardo è stato infinitamente grande, ammirevole e, per certi versi, fuori dall’umano.

Lorenzo sapeva di non doversi ammalare e, soprattutto, di una rara e specifica patologia respiratoria. L’ultima non gli ha dato scampo, purtroppo. Il ricovero all’ospedale “Dono Svizzero” è stata l’ultima tappa di una “via crucis” terrena che una qualsiasi famiglia normale non avrebbe avuto la forza ed il temperamento di affrontare. E invece gli affetti, tanti, e le tante persone che hanno voluto bene a Lorenzo nel corso di questi 27 anni con i “loro sorrisi, baci e abbracci – ha detto nell’omelia don Fabio Gallozzi e ribadito nell’intervento audio allegato – hanno reso e trasformato in una persona speciale e, soprattutto, unica nel suo genere”.

La straziante omelia di don Fabio Gallozzi, seguita alla lettura del brano evangelico della domenica, quello del battesimo di Gesù, ha sottolineato come la tragedia di Lorenzo e la sua sofferta esistenza hanno avuto un elemento comune denominatore, la condivisione. Insomma “da soli non si va da nessuna parte” e la partecipazione oceanica ai funerali di una ragazzo di soli 27 anni l’ha ribadito. Sotto ogni profilo. Già dalla tarda serata di venerdì e poi nella giornata da sabato l’obitorio dell’ospedale Dono Svizzero” era stato preso d’assalto da migliaia di persone, provenienti da Castelforte, da tutti i centri del Golfo, da molti del territorio pontino e da alcuni fuori della provincia di Latina che hanno voluto, in maniera mesta e silenziosa, assimilare alcuni nozioni di vita che una famiglia di Castelforte, comune a tante (al di là dell’impegno politico amministrativo di Giancarlo Cardillo), ha saputo e voluto dare nel corso di questi 27 anni. Stesso clichè dalla mattinata di domenica nella cappelletta in onore di San Rocco nell’omonima piazza e villa comunale. Un via vai incessante, un fiume umano di persone che si è protratto sino alle 15 di un’assolata e calda domenica di gennaio quando il feretro di Lorenzo, a cura dell’agenzia funebre “Circio” di Castelforte, è riuscito a guadagnare terreno e spazio e fare il suo ingresso nella sin troppo piccola chiesa dell’Annunziata e, alla conclusione del rito funebre, quando il corteo si è diretto verso il locale cimitero. In quel momento il sole all’orizzonte sanciva l’epilogo di una domenica speciale come lo è stato e sarà sempre il “piccolo” Lorenzo. Al sindaco di Castelforte Giancarlo Cardillo e ai suoi più stretti familiari giungano le più sincere ed affettuose condoglianze della redazione di temporale.info

INTERVENTO Audio don Fabio Gallozzi, parroco Castelforte e Santi Cosma e Damiano

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