MINTURNO – Entra nella sua fase conclusiva “Meteore”, il progetto volto alla prevenzione ed al contrasto della violenza di genere, nel quale il Comune di Minturno è alla guida di una ATS con Scuole ed Associazioni del territorio. Fino a marzo i tre poli scolastici del territorio (Liceo Scientifico “L. B. Alberti”, Istituti Comprensivi “A. Sebastiani” e “M. E. Scauro”) ospiteranno una serie di incontri e laboratori volti a raccogliere esperienze e vissuti e soprattutto a contribuire alla formazione specifica della comunità, partendo proprio dai cittadini più sensibili e “funzionali” in tal senso: i giovani delle nostre scuole.
La dottoressa Franca Russo, psicologa-psicoterapeuta, affronterà due percorsi paralleli su legami affettivi e fattori di rischio, declinati in considerazione dei due target specifici (ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Marina di Minturno e teenager del Liceo). “L’amore per l’altro e per se stessi” e “Oltre la discriminazione di genere” accompagneranno, ognuno in 4 incontri, i ragazzi in “un piccolo viaggio fatto di riflessioni e di attività pratico-esperienziali per capirsi di più, per imparare a vivere legami affettivi più consapevoli e per riconoscere i fattori di rischio e protezione nei rapporti d’amore, alla base di relazioni sane e soddisfacenti”. “Costruiremo in questi incontri – dichiara la dottoressa Russo – un ambiente sicuro per ascoltare, trovare sostegno ed esprimersi liberamente. La scuola, in quanto istituzione deputata a trasmettere i modelli culturali di genere, diventa il territorio privilegiato della prevenzione e, quindi, della nostra azione progettuale, in cui alterneremo momenti di riflessione e confronto con spazi ludici”.
Lo psicologo-psicoterapeuta Francesco Treglia proporrà, invece, ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Scauri e di Minturno un percorso dal titolo “VR storytelling: abitare storie per costruire relazioni” che fa leva sull’utilizzo psicosociale ed educativo delle cosiddette “nuove tecnologie”, con esperienze ludico-narrative sviluppate per mezzo della realtà virtuale. “Si tratta – osserva il dottor Treglia – di un terreno ancora quasi inesplorato e dalle potenzialità enormi. La virtualità apre a nuove modalità di riflessione e autoanalisi. Sin dalla concezione, il “Progetto Meteore” ha inteso affrontare la dimensione sociale e culturale della violenza, rendendo visibili i legami, le storie e le esperienze che costruiscono la violenza stessa e in questo percorso cominceremo a popolare di esperienze, racconti, emozioni quello che è sì uno spazio virtuale ma che è concretamente strumento per comprendere e analizzare i comportamenti e gli stereotipi”.
A realizzare un particolare intervento rivolto alle terze classi della scuola Primaria sono invece gli “Amici del Libro – Biblioteca Luigi Raus” di Minturno, che fanno parte dell’ATS del progetto: un’associazione che da sempre promuove la cultura del libro e della lettura.
Dal mese di dicembre, la referente Loredana Marciano ha cominciato un percorso didattico denominato “Le parole sono strade, ponti oppure muri” in collaborazione con le insegnanti dei plessi coinvolti. Il tema è quello della “comunicazione non ostile”, ovvero come condurre i bambini, attraverso un libro ed un laboratorio creativo, a riflettere e ad interrogarsi sul linguaggio del mondo che ci circonda ed a capire che le parole non sono neutrali, ma che invece “si è ciò che si comunica”.
“Il Progetto Meteore – sottolinea l’Assessore alla Cultura Immacolata Nuzzo – è interamente finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità ed ha l’ambizione di disegnare un approccio dal basso, di supportare la nascita di una rete di cittadini attivi, di allestire una sorta di antenna territoriale per meglio interpretare e contrastare un fenomeno tanto odioso quanto, spesso, praticamente invisibile”.