FORMIA – Si sono ulteriormente deteriorati i rapporti tra i vertici della Formia Rifiuti Zero, la municipalizzata del comune di Formia che gestisce il ciclo dei rifiuti in città ma anche sull’isola di Ventotene. Il neo direttore amministrativo della società, Raffaele Rizzo, è stato sospeso dall’incarico, per una durata di 15 giorni, dall’amministratore unico, il manager torinese Raphael Rossi con il quale da quando è stato assunto a tempo determinato non corre buon sangue.
I rapporti tra i due sono precipitati nei giorni scorsi quando, all’indomani di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco di Gaeta che avevano rilevato una serie di violazioni di legge e anomalie gestionali presso la struttura della società in via S.Maria di Cerquito, in località ex Enaoli, gli estintori trovati erano scaduti nel 2018. E’ bastato questo, un’altra scintilla per provocare un altro incendio che il socio di maggioranza della “Frz”, il comune di Formia, non vuole o non può circoscrivere. Il direttore di Colleferro, intanto, l’ordine del suo contestatissimo amministratore l’ha impegnato davanti il giudice del Lavoro del Tribunale di Cassino avviando una sorta di ammutinamento nei confronti di Rossi chiedendo ed ottenendo, attraverso una pioggia di segnalazioni, del controllo analogo del comune che nei giorni scorsi ha acquisito l’intera documentazione prodotta dalla società in tema di conferimenti di appalti, incarichi e servizi.
Intanto nel mirino del Pd è finito l’avviso per la selezione del nuovo Amministratore Unico della ex Formia Rifiuti Zero. In un’interrogazione il capigruppo Dem Claudio Marciano ne chiede il ritiro “perché illegittimo e inadeguato”. Negli ambienti politici di Formia l’unica forza politica rimasta al fianco dell’operato di Rossi è il Pd che, dopo una segnalazione di Marciano di alcuni giorni fa, ha dovuto prendere atto che “non è seguita alcuna replica da parte della maggioranza”. E cosa ha fatto Marciano? Ha protocollato un’interrogazione in merito in cui scrive chiaramente che l’avviso, il cui termine scade alle ore 12 del 17 gennaio, non prevede tra le cause di esclusione quelle comprese nell’articolo13 commi 2, 5 e 6 dello Statuto della Frz. In particolare, l’incompatibilità e l’inconferibilità a chi abbia svolto negli ultimi venti anni un ruolo politico o abbia avuto un rapporto di lavoro subordinato con il Comune di Formia. A dire di Marciano, che si rivolge al sindaco Villa, al presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele e al segretario generale del comune Alessandro Izzi nella duplice veste di responsabile dell’anticorruzione e della trasparenza, l’avviso non prevede l’elaborazione di una graduatoria di merito tra i candidati, né l’indicazione di criteri per l’attribuzione dei punteggi da parte della Commissione valutante, rimandando di fatto il merito e la discrezionalità della scelta dell’amministratore unico all’arbitrio della Sindaca. Insomma il sindaco di Formia avrà in mano un elenco di idonei e potrà decidere come riterrà opportuno “in barba alla meritocrazia – osserva Marciano – e al buon senso.
Per Marciano tutto ciò è in contrasto con quanto prevede l’articolo 13 comma 2 dello Statuto aziendale che prevede “una selezione pubblica” per titoli e colloquio. E poi – secondo le valutazioni del capogruppo del Pd – l’avviso appare “a dir poco ambiguo rispetto ai criteri di accesso per la carica di amministratore unico in particolare se il requisito della Laurea Magistrale o Specialistica sia preferenziale o necessario. Lo stessa avviso “è anche evidentemente in contrasto con gli indirizzi normativi vigenti e redigendi in materia di compenso degli amministratori di aziende pubbliche, che prevedono la separazione dell’indennità tra parte fissa e variabile e che il compenso sia proporzionato al fatturato, al patrimonio e ai dipendenti della società: “Sebbene non illegittimo, il compenso previsto – mille euro circa al mese – e la durata dell’incarico, indefinita, sono inadeguate per attirare professionalità e competenze del livello richiesto da un’azienda pubblica con due soci, 80 dipendenti e 7 milioni e mezzo di euro di fatturato”. E, infine, la mancata specificazione della durata e il basso onorario garantito rischiano di indebolire la partecipazione di professionalità adeguate alla gestione di un’azienda come Frz. “ Con questo avviso, la volontà politica che emerge è quella di interrompere l’autonomia gestionale dell’azienda e di scambiare la professionalità con l’affiliazione, il merito con il manuale Cencelli – ha concluso attaccando Marciano – Se il Comune di Formia non procederà a ritirare l’avviso, segnaleremo agli organi competenti le incongruenze: non possiamo consentire che una maggioranza divisa e incompetente rovini quanto di buono fatto finora sui rifiuti da tutta la città”.
Saverio Forte