FORMIA – Il neo segretario del Pd di Formia Luca Magliozzi lo chiama “un approccio propositivo”. Il pretesto è rappresentato dal fenomeno della torbidità dell’acqua sul territorio del Golfo che, rimasto in piedi ufficialmente per 20 giorni esatti, è stato affiancato da quello della forte contaminazione microbiologica del prezioso liquido. Il Pd, di fronte ad una forte iniziativa dell’associazionismo del sud-pontino, per non rimanervi travolto sul piano politico ha chiesto al sindaco di Formia Paola Villa di portare l’intera vertenza nel giusto alveo istituzionale, quello del consiglio comunale.
Magliozzi una proposta l’ha avanzata alla professoressa Paola Villa, di adoperarsi per convocare “immediatamente un Consiglio Comunale straordinario sul problema idrico in cui chiamare i vertici di Acqualatina a dare delle risposte e in cui riproporre il tema della ri-pubblicizzazione del servizio idrico, colpevolmente accantonato in questi mesi.”. Sul tavolo del sindaco diverse associazioni di Formia e dell’intero sud-pontino hanno portato la richiesta di intraprendere un’azione di ispezione amministrativa nei confronti del gestore ed il segretario Dem chiama in causa il comune più importante del comprensorio: “Perché ancora non si è fatto nulla a tal proposito? Tutto l’associazionismo del sud pontino che sulla battaglia dell’acqua sta scrivendo una pagina magnifica di aggregazione, merita una risposta chiara fuori da qualsiasi ambiguità. Certamente non è accettabile che si rimanga senz’acqua se non piove mentre si ha acqua non potabile se piove troppo! Questo, davvero, il PD non può consentirlo” – ha chiosato Magliozzi.
L’acqua è tornata potabile negli ultimi giorni e lo sarà, presumibilmente, fino alle prossime precipitazioni. Ma i dubbi di Magliozzi e del Pd sono inevitabili: “Ed ora cosa succede? Si tornerà a parlare della gestione pessima della nostra rete idrica solo al verificarsi dell’ennesima emergenza o questa volta si riusciranno ad ottenere delle risposte concrete da parte del gestore?”. La torbidità dell’acqua è rimasta “una costante”, il prezioso liquido “è spesso inutilizzabile per qualsiasi uso domestico, per non parlare della forte contaminazione microbiologica riscontrata dalla relazione di Arpa Lazio il 26 dicembre scorso. Il servizio sostitutivo di autobotti, tardivamente messe a disposizione del gestore, risulta essere una risposta del tutto insufficiente in un quadro così critico – ha aggiunto Magliozzi – Una situazione del genere non può essere semplicemente messa in relazione all’eccezionalità delle precipitazioni ma chiama in causa direttamente chi da 17 anni gestisce la nostra rete idrica e non si è mai distinto per efficienza”. In quest’ottica il Pd formiano polemizza apertamente con l’ente gestore, soprattutto per le “risposte fornite durante il periodo dell’emergenza. Ci lasciano perplessi.”
Nei giorni scorsi Acqualatina aveva ipotizzato superare le sorgenti Mazzoccolo a Formia e Capodacqua a Spigno Saturnia attraverso i pozzi dell’Acervara e attraverso l’interconnessione Minturno-Cellole. Il Pd esprime forti dubbi su entrambe le soluzioni e considera “inaccettabile – – aggiunge Magliozzi – che non si sia fatto cenno agli interventi che si sarebbero dovuti effettuare sulle sorgenti esistenti e si pensi esclusivamente di immettere nuova acqua in una rete colabrodo. La dispersione continua ad essere superiore al 70% , ovvero la stessa di quando Acqualatina ha iniziato a gestire il servizio idrico”. Il Pd afferma di non polemizzare “necessariamente” con il sindaco di Formia “ma francamente, ci saremmo aspettati azioni più incisive sia nei confronti del gestore che sul tema della ripubblicizzazione del servizio idrico – osserva Magliozzi- Il sindaco, forte del suo ruolo, non può limitarsi a denunciare le inefficienze del gestore, o a lamentarsi della “solitudine” politica di Formia nella conferenza dei Sindaci: non può farlo perché è suo compito rompere questo isolamento e portare risultati concreti su un tema così importante per la città. Soprattutto ripensando ai toni e alle promesse fatte in passato – il riferimento di Luca Magliozzi va all’estate 2017 durante la gravissima crisi idrica e prosegue durante l’ultima campagna elettorale amministrativa – quando non si è esitato a polemizzare con l’amministrazione di centro-sinistra che tutto quanto in suo potere (e anche più) ha sempre fatto su queste problematiche”.
Saverio Forte