FORMIA – Sono dovuti intervenire anche i Carabinieri e gli agenti della Polizia Locale per monitorare il sabato sera decisamente movimentato che ha animato la movida di via Abate Tosti nel quartiere marinaro di Mola a Formia. Molti cittadini residenti in questa arteria e nel suo tratto iniziale – via Tullia – sono scesi letteralmente in strada, poco dopo le 20, per protestare contro il disagio che vive il quartiere: nessun controllo, musica alta e occupazione dei vicoli in modo selvaggio da parte di alcune attività con tavolini e sedie.
A cercare di sedare gli animi sono intervenuti l’assessore al turismo Kristian Franzini ed alcuni consiglieri comunali di maggioranza e solo per una casuale e fortunosa coincidenza la situazione non è definitivamente precitata. E’ prevalso, alla distanza, il buon senso ma la rivolta dei cittadini è stata inevitabile dopo settimane e mesi di mancate risposte alle richieste di regolamentazione del settore avanzate sia dall’Ascom territoriale che dal gruppo civico “Vivere Mola” che stanno chiedendo all’amministrazione comunale del sindaco Paola Villa di porre fine ad una situazione di completa e preoccupante anarchia.
Sabato sera è stata organizzata una serata in onore del compianto Pino Daniele a cinque dalla sua prematura scomparsa e la partecipazione di gruppi musicali e giochi di luce doveva essere la migliore scenografia per tributare un omaggio ad un artista che deve tanto a Formia per la sua inimitabile carriera. E, invece, una serata ricordo si è trasformata in una situazione caotica che al momento ha avuto un deterrente: la verifica ed una serie di controlli sulle autorizzazioni rilasciate. I residenti, per esempio, hanno contestato l’inutilità e l’inopportunità” della determina numero 30 del 14 gennaio del dirigente del settore Opere Pubbliche, Antonio Fracassa, che aveva incaricato una ditta di Penitro, nell’ambito dell’riorganizzazione del quartiere di Mola sollecitata da un’email del sindaco del 10 gennaio, di rimuovere alcune fioriere presenti in via Abate Tosti ed in via dei Provenziali con la successiva riposizione nell’area indicata dall’assessore al turismo Kristian Franzini.
E la protesta ha investito la delocalizzazione decisa dal potente ed onnipresente assessore Franzini – un dettaglio tecnico che sarebbe dovuto essere definito da un funzionario e non da un componente della Giunta Municipale – sulla fioriere. Il gruppo “Vivere Mola” ha le idee chiare, da sempre: “Da che è mondo e mondo l’istituzione di una zona a traffico limitato si realizza con varchi controllati dalle telecamere e non chiudendo completamente le strade con le fioriere il cui spostamento, deciso personalmente dall’assessore Franzini, è costato alle casse del comunale per 300 euro, più Iva”.
Intanto questa realtà civica si è rivolta ad un legale che avrebbe ottenuto dal comune la garanzia circa il nuovo spostamento delle fioriere della discordia. I cittadini di Mola vogliono essere coinvolti nelle decisioni che riguardano il quotidiano del rione. Per il ripristino delle fioriere ubicate secondo i “desiderata” dell’assessore Franzini serviranno ulteriori 300 euro, più Iva, che contribuiranno a versare anche e naturalmente i disperati cittadini di Mola.
Saverio Forte