ITRI – Continua il pressing della minoranza consiliare al comune di Itri su “molte questioni programmatiche e finanziarie” poste in essere dall’Amministrazione Fargiorgio. A potenziarlo è l’avvocato Vittoria Maggiarra che, rimossa dall’incarico di delegata esterna agli affari generali, al patrimonio e al personale, si è dimessa prima da presidente della commissione bilancio per poi fuoriuscire definitivamente dalla maggioranza che sostiene il sindaco di Itri. Il nome dell’avvocato Maggiarra figura in testa a due istanze di accesso agli atti amministrativi comunali a firma di alcuni consiglieri di minoranza.
La prima è stata sottoscritta anche dai consiglieri Osvaldo Agresti, Giuseppe Cece, Paola Soscia e Luca Iudicone ed è finalizzata al controllo della gestione politico-amministrativa e finanziaria degli eventi “Notti di luci al centro storico” e “I fuochi di San Giuseppe” (svoltisi negli anni 2018 e 2019), nonché alla verifica dell’osservanza, da parte degli uffici comunali, della normativa specifica contabile-finanziaria dettata dal Tuel (decreto legislativo numero 267/2000) in materia di anticipazioni di cassa. La consigliera Maggiarra le sue riserve le ha chiaramente esternate così: “Nutriamo forti dubbi in ordine alla regolarità delle procedure per l’espletamento dei due eventi e in ordine al rispetto delle norme vigenti per la copertura economico-finanziaria degli stessi. Da un primo velato controllo, che le somme utilizzate (sono di considerevole importo, sfiorano i 30mila euro complessivamene) derivino da mere anticipazioni di cassa del Comune di Itri, non supportate, quindi, da specifiche previsioni di spesa da parte degli uffici comunali di competenza né dalle coperture finanziarie del caso. Si tratta di una situazione, questa, che, se confermata, si porrebbe in conflitto con le regole basilari di buona gestione amministrativa e contabile e con i dettami legislativi secondo cui l’anticipazione di cassa, prevista dal decreto legislativo 267/2000, è finalizzata esclusivamente, in via del tutto eccezionale e straordinaria, a pagamenti urgenti ed indifferibili in situazioni di mancanza di disponibilità liquide; elementi questi ultimi che non ricorrono nel caso degli eventi culturali indetti dall’Amministrazione comunale, perché trattasi di attività programmabili, a cadenza annuale e gestibili in tempi ampiamente utili mediante opportune previsioni di spesa”.
La seconda richiesta di accesso agli atti è finalizzata, invece, a capire i motivi di stallo delle procedure concorsuali pubbliche per il reclutamento di un agente di polizia locale e per il reclutamento di quattro istruttori amministrativi, il cui bando pubblico risale al luglio 2018. “E’ una situazione di stallo che – rincara la dose l’avvocato Maggiarra che dell’amministrazione Fargiorgio è stata delegata esterna al personale – non consente di procedere nell’espletamento dei due concorsi, impedendo così all’Ente comunale di avere, nei tempi utili, il turn over del personale impiegatizio, con conseguente danno all’attività amministrativa e gestionale tutta del Comune di Itri nonché ai servizi pubblici destinati alla Comunità cittadina, in termini di garanzia, efficienza, efficacia e buon andamento della pubblica amministrazione”. Naturalmente l’apertura ai relativi fascicoli comunali consentirà ora ai consiglieri richiedenti l’accesso agli atti del Comune di effettuare tutte le verifiche ed i controlli del caso, e di procedere, se necessario, con le azioni consequenziali.
Intanto l’ex presidente della commissione bilancio ha mantenuto fede all’annuncio fatto nel consiglio comunale del 30 dicembre scorso. Venerdì scorso ha inviato al Ministero dell’Interno e alla Prefettura di Latina una lettera finalizzata a denunciare “l’ulteriore ennesima violazione, da parte dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Fargiorgio, delle norme e delle procedure politico-amministrative, oltre che delle funzioni e dei compiti propri degli Organismi politici istituiti all’interno del Comune di Itri dalla Massima assise consiliare all’inizio del suo mandato”. Il caso ha riguardato l’approvazione in consiglio comunale, da parte della maggioranza di centro destra, di due atti regolamentari (“Modifica al Regolamento del Consiglio comunale” e “Regolamento per la disciplina dell’armamento del corpo di Polizia Locale”) senza il preventivo ed obbligatorio passaggio nella competente commissione bilancio/programmazione, l’unica deputata (per competenza specifica) alla istruttoria, alla trattazione, alla discussione e deliberazione dei due predetti atti programmatici. Questi due regolamenti, infatti, sono stati portati e discussi nell’ambito di quella che è solo un organismo consultivo (ossia, la Conferenza dei Capigruppo), che, in quanto tale, ha il solo compito di coadiuvare il Presidente del Consiglio comunale Pietro Di Mascolo nella programmazione dell’attività consiliare e nella definizione del calendario delle sedute consiliari (articolo 10 del vigente Regolamento del Consiglio comunale di Itri).
“Nessun compito di istruttoria e nessun compito di trattazione possono essere attribuiti alla conferenza dei capigruppo se non in via concorrente con le singole commissioni consiliari permanenti e salvo i casi in cui sia lo stesso Consiglio comunale a disporre in tal senso con appositi incarichi (art. 10, comma 1, Regolamento Consiglio comunale di Itri). E le accuse della Maggiarra sono circostanziate: “ Nel bypassare completamente le funzioni e i compiti della Commissione Bilancio-Programmazione, in cui andavano preventivamente ed obbligatoriamente trattati, discussi e deliberati questi due atti di programmazione, sia il Presidente del Consiglio Comunale Pietro Di Mascolo e sia l’attuale Presidente della Commissione Bilancio-Programmazione Tiziana Ialongo (nominata a seguito delle dimissioni rassegnate dalla Consigliera Vittoria Maggiarra,ndr) hanno deliberatamente ed arbitrariamente, con un mero atto d’imperio, disatteso le norme regolamentari che disciplinano il funzionamento ed i compiti delle Commissioni permanenti specificatamente deputate alla disamina delle proposte deliberative consiliari.Si tratta di una situazione incresciosa e fortemente preoccupante che rischia di svilire il lavoro e la stessa ragione d’essere delle singole Commissioni consiliari che – ha terminato l’avvocato Maggiarra operano in precisi ambiti di competenza all’interno del Comune di Itri e che, al contempo, rischia di vanificare completare i testi normativi di base su cui poggia il funzionamento dell’ente comunale, ossia, lo statuto comunale e il regolamento che disciplina il funzionamento del consiglio comunale”.
Saverio Forte