CASTELFORTE – La politica ha i suoi tempi e l’incognita principale è una soltanto: l’accordo resterà in piedi per i prossimi 18 mesi sino a quando i castelfortesi saranno chiamati a confermare la propria fiducia al sindaco in carica Giancarlo Cardillo oppure scegliere il suo successore? Questo quesito è più che legittimo dopo l’incontro che i Fusco più potenti della vita politica castelfortese, l’ex sindaco Pasquale ed il figlio Alessio (attuale coordinatore comunale di Forza Italia) hanno organizzato presso lo studio assicurativo di quest’ultimo. Hanno deciso, insieme alle delegazioni guidate da Michela Terillo, Mario Di Bello e Vincenzo Coviello di proporre quale candidato a sindaco in vista delle elezioni amministrative della primavera 2021 il consigliere comunale in carica di opposizione Angelo Felice Pompeo, stimatissima anima democristiana che, ritenuta “massimo esponente del nascente progetto politico, è risultato essere la persona più aggregante e sicuramente una persona che negli anni ha dimostrato la propria affidabilità, coerenza e capacità di intercettare consensi.”
Questo cartello, dietro il quale c’è anche Matteo Rossi, espressione storica della destra locale, ha già calendarizzato alcuni incontri nei prossimi giorni “con tutti coloro i quali si dimostreranno favorevoli a questo progetto politico che fa del senso di responsabilità l’unico ed insostituibile punto di partenza”. Ma questa nascente coalizione ha commesso un grave errore in partenza: dimenticare di invitare due degli ex sindaci di Castelforte, i centristi Patrizia Gaetano e Giampiero Forte. Quest’ultimo è il plenipotenziario locale della Lega e ha ottimi rapporti con il sottosegretario di stato al lavoro Claudio Durigon per riproporre la sua candidatura a sindaco grazie all’asse con Fratelli d’Italia, il cui neo coordinatore comunale, Antonello Giuliano, è legato da stretti rapporti familiari proprio con Forte. Questo primo vertice, poi, ha difettato di un’altra grave dimenticanza o, peggio ancora, sgarbo istituzionale: dell’opposizione consiliare non c’era neanche l’ex candidato a sindaco Gianfranco Testa.
E’ stata anche questa un’altra distrazione? Di certo, non è passata inosservata a qualcuno presente al tavolo pensa che lo “start” non sia stato dei più felici. Intanto è stata affrontata l’attuale situazione politico-amministrativa che “ci impone di iniziare a pensare ad una nuova classe dirigente che abbia le giuste competenze per governare il nostro comune che mai si è trovato in una così seria e delicata situazione dal punto di vista economico, gestionale e dei rapporti personali tra componenti politiche – si legge in una nota diffusa da Alessio Fusco – Queste avverse condizioni, purtroppo, stanno peggiorando giorno dopo giorno la situazione complessiva della nostra comunità e pertanto riteniamo che sia giunto il momento che tutte le persone che hanno a cuore le sorti della nostra città si impegnino in prima persona mettendo al servizio della collettività le proprie competenze. Occorre che si ristabilisca un clima di contrapposizione politica nella quale i temi della discussione siano limitati alle diverse soluzioni proposte per raggiungere il fine ultimo del bene comune e non certamente rivendicazioni personali che mai dovrebbero animare l’agire di chi decide di impegnarsi politicamente a favore della collettività. Bisogna pensare ad una classe dirigente competente e capace, senza alcuna pregiudiziale e che abbia l’obiettivo di risanare la situazione economica dell’ente attraverso una politica attiva e partecipata, cercando quotidianamente risorse e contributi da parte degli enti sovra comunali che, per una città delle dimensioni della nostra Castelforte, sono di vitale importanza per assicurare i servizi essenziali oltre che per finanziare le opere pubbliche necessarie. Abbiamo già sperimentato questo tipo di sinergia e sappiamo ciò che questo ha significato per noi in termini di realizzazione di importanti opere pubbliche e di altre iniziative di tipo sociale e culturale. Bisogna che il nostro Comune si riappropri della capacità di partecipare ad ogni livello decisorio senza complessi di inferiorità e perché questo avvenga occorre un impegno comune perché si possa vincere per governare e non governare per vincere”.
I gruppi rappresentati da Michela Terillo, Alessio Fusco, Mario Di Bello, Vincenzo Coviello e Angelo Felice Pompeo hanno deciso di volersi impegnare in prima persona in questo progetto facendosi “portavoce di questo senso di responsabilità che dovrà animare la nascente coalizione civica, una coalizione aperta a tutte le forze politiche, civili, al mondo delle associazioni e a chiunque voglia impegnarsi seriamente per risollevare le sorti della nostra comunità senza alcuna pregiudiziale di carattere personale”. Ma chi è Angelo Felice Pompeo? E’ entrato in consiglio comunale per la prima volta nel 1989 e ha rivestito, a più riprese, sotto le diverse amministrazione democristiane o post-democristiane, l’incarico di assessore alla pubblica istruzione, politiche sociali, finanze e urbanistica e consigliere di minoranza presso la XVII Comunità Montana dei Monti Aurunci. Ma sarà davvero lo stimato dipendente della clinica privata “Casa del Sole” lo sfidante di Giancarlo Cardillo? Se il centro destra , o suoi pezzi, dovessero decidere altre e più appetibili opzioni elettorali, questo cartello resterebbero ugualmente in piedi? O alla candidatura di Pompeo potrebbe essere sovrapposta una seconda come quella del coordinatore comunale di Forza Italia Alessio Fusco? Queste variabili restano sul tappeto mentre la coalizione che ha “proposto” il nome di Angelo Felice Pompeo pensa di avere una lunga vita e gestazione.
Fusco junior in una nota ha fatto sapere che non sarà della partita. Ma sarà proprio così? In una nota ha illustrato le sue ragioni: “Nella politica a volte bisogna prendere delle decisioni importanti, bisogna mettere da parte le proprie legittime aspirazioni personali a favore del bene comune. E’ stato questo senso di responsabilità che ha guidato la mia scelta – ha sottolineato Alessio Fusco – di avallare la candidatura a dindaco dell’amico Pompeo, il quale ha più volte manifestato la sua volontà di terminare il suo lungo percorso politico con la candidatura a primo cittadino di Castelforte. Avrei potuto tranquillamente restare fermo sulla mia posizione ma di certo ciò non avrebbe giovato al bene comune e di certo non avrebbe avuto alcun senso entrare in competizione con una persona con la quale il mio gruppo politico ha condiviso decenni di vita politica/amministrativa oltre che di rapporti personali. Più volte ho espresso la mia disponibilità ed aspirazione a rappresentare una coalizione civica di contrapposizione all’attuale maggioranza ma nella politica così come nella vita bisogna valutare sempre il contesto e capire qual’é il fine ultimo che si intende raggiungere e quindi anteporre il raggiungimento di quest’ultimo alle proprie aspirazioni personali. Sono convinto che Pompeo possa essere la figura adeguata a ricoprire il ruolo di primo cittadino in quanto nel tempo ha sempre dimostrato di amare la nostra città e si è prodigato per mettere a disposizione della collettività le proprie competenze. E’ sempre stata una persona leale, disponibile e una persona che non ha mai disdegnato di ascoltare i consigli altrui e sono sicuro che insieme riusciremo a creare una squadra di governo coesa, capace di raggiungere risultati importanti riuscendo quindi a risollevare le sorti del nostra città attraverso un’azione politica all’insegna del sacrificio e dell’impegno continuo. Spero, in conclusione, che anche altri gruppi e associazioni politiche presenti sul territorio si rivedano in questo progetto di ricostruzione che ritengo rappresenti la solo ed unica alternativa possibile all’attuale maggioranza e che quindi mettano a disposizione della collettività le proprie conclamate competenze di cui Castelforte ora più che mai ha bisogno”.
Saverio Forte