GAETA – E’ giunta ai titoli di coda la storica tradizione del mercato del pesce in località “Peschiera” a Gaeta. Con la notifica della sfavorevole ordinanza del Tar del 15 gennaio i punti vendita sono rimasti chiusi in ottemperanza al provvedimento dei giudici amministrativi che avevano respinto il ricorso degli operatori contro l’ordinanza di chiusura – poi “congelata” in considerazioni delle successive festività Natalizie – del tradizionale mercato ittico emessa il 29 novembre dal vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici del comune di Gaeta, Angelo Magliozzi.
Il comune aveva disposto – come si ricorderà – la chiusura dei banchi vendita per le gravi violazioni igienico-sanitarie riscontrate a più riprese dai Carabinieri dei Nas e dallo stesso ufficio igiene ed alimenti dell’Asl. Se parte dei 9 operatori ha trovato ospitalità presso alcune pescherie in sede fissa della zona, altri stanno attendendo la risoluzione di un’altra vertenza che li vede contrapposti all’ex Autorità portuale del Lazio. Hanno promosso, infatti, un ricorso al Tar con cui hanno impugnato il contenuto del bando derivante da un decreto dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno centro settentrionale (il numero 224 del 7 agosto scorso) per l’occupazione, l’uso e la gestione di 14 singoli stalli per la vendita di prodotti ittici al dettaglio all’interno del nuovo mercato del pesce realizzato non molto lontano, in località ex Canaga. Il Tar si è riservato la decisione in ordine a due rilievi palesati dai ricorrenti: il canone annuo per l’occupazione degli stalli all’interno del nuovo mercato non sarebbe economicamente congruo – dagli attuali 500 ai 1423 euro annui – e poi perché il bando promosso dall’ex Autorità Portuale del Lazio sarebbe aperto a tutti, non solo per gli operatori impegnati da anni in via Lungomare Caboto.
Intanto il network portuale del Lazio pensa di ridare a Gaeta una nuova e più moderna struttura dove svolgere questa rinomata attività economica ed occupazionale ed in quest’ottica ha pubblicato un nuovo bando per poter disporre dei 14 stalli realizzati al coperto in località ex Canaga e le manifestazioni di interesse potranno essere presentate entro le ore 12 del 5 febbraio prossimo. Lo si evince dal nuovo decreto del presidente Francesco Maria Di Majo, il numero 334 del 20 dicembre scorso, con cui si vuole mantenere fede, tra le immancabili polemiche ed il ricorso alle carte bollate, ad una promessa fatta il 23 luglio 2015 dall’allora commissario straordinario della stessa Authority che approvava il decreto per la realizzazione di una “struttura adibita alla vendita di prodotti ittici”. Il nuovo decreto di Di Majo contiene sostanzialmente due provvedimenti amministrativi – l’avviso ed il disciplinare ad evidenza pubblica – per poter gestire nei prossimi quattro anni un box vendita che ha una superfice niente male, oltre 30 metri quadrati. Questo bando di assegnazione dei punti vendita del pescato concretizzerà un progetto dell’ex Authority che nel corso del tempo ha dovuto recepire le istanze del comune, dell’Asl e della Capitaneria di Porto di Gaeta di individuare “un’idonea allocazione ai banchi vendita al del dettaglio dei prodotti ittici ubicati nel tratto di via Lungomare Caboto nella zona antistante il porto pescherecci della stessa località di Porto salvo. Naturalmente si chiederà la concessione demaniale marittima per la durata di quattro anni per l’occupazione di questi locali secondo quanto prevedono l’articolo 36 del Codice della navigazione e dell’articolo 8 del regolamento per la sua applicazione e dell’articolo 6 di quello per l’uso delle aree demaniali nei porti di Civitavecchia, Fiumicino e, appunto, Gaeta.
I costi. Si partirà da 46,88 euro per metro quadro, pari complessivamente a 1423,27 euro per ogni singolo stallo per l’anno 2020. Se le richieste avranno lo stesso punteggio complessivo si procederà all’aggiudicazione dei 14 stalli attraverso un sorteggio così come l’ex Autorità portuale del Lazio – ha fatto sapere – aggiudicherà le concessioni dei singoli punti vendita “anche in presenza di una sola offerta valida”. Insomma il network portuale del Lazio mantiene – fa sapere il suo presidente Francesco Maria De Majo – ad un’antica promessa per rilanciare lo storico e prestigioso settore ittico di Gaeta che in futuro potrà operare in locali nuovi, accoglienti e funzionali.
Saverio Forte