VENTOTENE – Continua, inesorabile, il dissesto idrogeologico del periplo dell’isola di Ventotene. Si è verificato un nuovo distacco di una porzione di falesia tufacea sulla spiaggia di Calanave, un crollo avvenuto – e questa è stata una fortunosa coincidenza dopo la tragedia verificatasi il 20 aprile di dieci anni fa sulla spiaggia di Cala Rossano dove furono travolte mortalmente da due metri cubi di tufo le due studentesse romane di 14 anni Sara Panuccio e Francesca Colonnello – all’interno del cantiere promosso nel maggio 2016 dalla Regione Lazio per mettere in sicurezza, consolidare e proteggere la fascia sud-orientale, nel tratto denominata “Zia Bettina”, della più importante spiaggia di Ventotene.
L’ordinanza di chiusura della spiaggia di Cala Nave è stata invitata anche alla Regione Lazio, alla Prefettura di Latina, all’ufficio circondariale marittimo di Ponza e Ventotene, alla locale tenenza e alla sezione operativa navale di Gaeta della Guardia di Finanza, alla Legione Carabinieri Lazio e alla Polizia locale del comune. Un fatto è certo: fortunatamente il crollo non si è verificato nel periodo estivo, quando su quella spiaggia sono presenti ogni giorno migliaia di turisti. Il comune di Ventotene spera che la Regione Lazio faccia il suo corso per mettere in sicurezza questo tratto conclusivo di Cala Nave per la cui fruibilità era stato promosso un appalto aggiudicato dalla rete di imprese costituita dalle ditte Appalti Integrati Castelli e Caira, Edile Trivellazioni di Giuseppe Luongo e C. snc, con sede a Napoli, che aveva offerto un ribasso del 17,528% corrispondente ad un importo contrattuale di 364.824,97 euro Iva esclusa, di cui 342.825,30 euro per lavori e 21.999,67 euro per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso.
Saverio Forte