GAETA – Sono venute meno le esigenze cautelari perché venisse confermato l’ultimo sequestro dell’ex vetreria Avir disposto lo scorso 16 settembre. Lo ha sentenziato il Tribunale di Latina che, accogliendo una precisa richiesta, ha adottato una decisione decisamente storica: dovrà essere restituita all’amministrazione comunale l’area dell’ex vetreria Avir a ridosso del lungomare e della spiaggia di Serapo. Dovrebbe calare ora il sipario su una delle controversie urbanistiche di Gaeta a nove anni dal suo inizio quando la strategica area industriale venne sequestrata per la prima volta, con le ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e abusivismo edilizio, il 14 luglio 2011.
Seguirono una serie di sequestri e dissequestri ma il Tribunale di Latina sembra aver scritto una parola fine a questa vicenda: l’area, un tempo di proprietà privata, finirà nella disponibilità immobiliare del Comune di Gaeta alla luce di una precisa sentenza del Consiglio di Stato che ha condiviso il carattere pubblico del progetto approntato, grazie ad una variante al Prg, dall’amministrazione Mitrano. Su un’area di circa 26 mila metri quadrati saranno realizzati un auditorium, un ostello della gioventù per incentivare il turismo giovanile, spazi polifunzionali, parcheggi interrati, verde pubblico attrezzato, percorsi pedonali e piste cicla bili, una dimora per gli artisti e, soprattutto, il museo dedicato ai Maestri vetrai. Lo sblocco dell’intera area è stato determinato da un ricorso che il legale nominato dal comune, l’avvocato Giovanni Malinconino, ha presentato lo scorso 24 ottobre contro i sigilli apposti un mese prima. Decorsi i termini della prescrizione, per il Tribunale di Latina non c’è più una ragione di mantenere il sequestro preventivo preordinato alla confisca funzionale dell’area. L’acquisizione dell’intera area al patrimonio comunale si è ormai definitivamente concretizzata in virtù del procedimento amministrativo che, confermato dal Consiglio di Stato, ha anche opposto un definitivo disco rosso per un intervento suppletivo del Giudice penale”.
Ad utilizzare l’aggettivo “storico” è stato il sindaco di Gaeta Mitrano, soddisfatto del fatto che l’area dell’ex vetreria dopo circa 40 anni venga ora restituita al Comune di Gaeta quale ente proprietario: “Abbiamo atteso con serenità e fiducia confidando nell’operato della Giustizia, nel silenzio e nel rispetto delle parti. Possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo al termine di una vicenda che ha visto l’alternarsi di forti emozioni: 6 settembre 2019, all’unanimità votammo in consiglio comunale il progetto preliminare di recupero, sistemazione e valorizzazione dell’area ex Avir, “Polo Culturale Maestri Vetrai” ed adozione di variante urbanistica. Poi il sequestro qualche giorno dopo che non ha però affievolito la speranza e fiducia di acquisire al patrimonio comunale l’area della dismessa vetreria. L’ho definito un percorso lungo, articolato, complesso, con mille ostacoli ed iniziato già durante il mio primo mandato, ma questo non ci ha fermati perché consapevoli e convinti che non potevano esserci percorsi alternativi per restituire alla città l’area dell’ex Avir che è stata per troppo tempo un “cratere spento” nel cuore della nostra meravigliosa Gaeta!”
Non hanno voluto commentare la sentenza del Tribunale di Latina i legali degli ex proprietari che sottolineano come il processo penale sia ancora lungo. Riprenderà a metà marzo. A sposare la linea della cautela è lo stesso sindaco di Gaeta, Mitrano, che rivolge un pensiero “a tutti i miei concittadini, a coloro che ci sono stati vicini in questo percorso burrascoso, che ci hanno sempre sostenuto ed hanno creduto nel nostro progetto di recupero e riqualificazione dell’area. Permettetemi di citare in particolar modo un ex vetraio che ci ha recentemente lasciato, Federico Vettraino. Caro Federico, per te e per tutti i vetrai che in quel luogo hanno lavorato e vissuto, ti rinnovo con determinazione la promessa che lì sorgerà il Polo Culturale dei Maestri Vetrai!”
Il circolo di Gaeta di Rifondazione Comunista prende atto del processo di acquisizione dell’area dell’ex Avir da parte del Comune di Gaeta “ma non vuole non unirsi al coro unanime di chi vorrebbe salire immeritatamente sul carro festoso dei vincitori ma intende mettere in guardia rispetto ai futuri rischi concreti. L’acquisizione dell’area da parte del Comune è infatti un passo assolutamente necessario ma non sufficiente per una sua autentica riappropriazione collettiva. Conoscendo ormai bene il modo di agire dell’Amministrazione Mitrano ravvisiamo il pericolo che le strutture previste all’interno dell’area non siano gestite direttamente dal Comune e rese fruibili da tutti ma date in affidamento a gestori privati che ne dispongano in modo arbitrario, ne limitino l’accesso e le adoperino con finalità speculative”.
Saverio Forte