FORMIA – Lavoro, svago e cultura possono convivere in una struttura evocativa e di grande valore storico? Secondo l’Associazione “Formiaé” sì, soprattutto in un periodo storico nel quale il telelavoro e la continua formazione occupano una parte sempre più consistente delle giornate delle persone, in particolare dei più giovani.
È con questa convinzione che l’associazione Formiaé propone di creare a Formia la Casa della Cultura, un luogo fisico dove creatività, arte, studio, laboratori, esposizioni, spettacoli, workshop, seminari e attività di coworking, possano convivere e far rivivere luoghi spenti, seppur di grande valore storico e culturale.
“L’idea della Casa della Cultura a Formia – spiegano i responsabili in una nota – nasce dalla necessità di dotare la Città di ulteriori luoghi di aggregazione, in particolare per i più giovani, anche alla luce della recente chiusura dell’unico teatro cittadino, il Remigio Paone. Al tempo stesso, l’obiettivo è quello di riconoscere alla Cultura e all’aggregazione intorno a temi culturali, un ruolo privilegiato “per educare alla vita e alla bellezza civile”.
Proponiamo di creare questo spazio all’interno della Torre di Mola. Un luogo che si presta benissimo non solo per le molte sale e per la sua centralità, ma anche per il fatto che già ospita l’Archivio Storico Cittadino ed è sede del progetto Arte Bellezza Cultura della Regione Lazio. Insomma, un luogo ideale, già dotato di abbattimento delle barriere architettoniche.
Formia deve tornare ad essere faro delle buone pratiche nel sud pontino: non solo iniziative sporadiche, c’è bisogno soprattutto di interventi strutturali”.