GAETA – Eppur si muove. Probabilmente il network portuale del Lazio comincia ad intravvedere un po’ di luce al termine del tunnel della stagnazione economica di questi anni. E’ l’elemento caratterizzante il report stilato dall’ultima seduta del comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale relativamente alla movimentazione complessiva del traffico delle merci effettuata nel corso del 2019. I dati emersi dalle ricognizioni sulle performance delle imprese, nonché dagli aggiornamenti ai piani operativi prodotti dalle stesse società, hanno rilevato alcuni profili competitivi per il futuro, che – secondo il presidente dell’Asdp Francesco Maria Di Majo – possono lasciare spazio ad un cauto ottimismo, sia per quanto riguarda i dati a consuntivo che per i dati previsionali.
Se il porto di Civitavecchia ha subito una riduzione di quasi il 50% per quanto riguarda il traffico delle rinfuse solide – nel corso dell’ultimo anno la flessione del traffico di carbone è stata pari a circa 1,9 milioni di tonnellate su 2 milioni di tonnellate del calo complessivo di questo settore, incidendo, quindi, per oltre il 90% sulla flessione complessiva del traffico di merci solide alla rinfusa – una positiva controtendenza si è verificato presso il “Salvo D’Acquisto” di Gaeta. “Per quanto riguarda le merci solide alla rinfusa nel corso del 2019 abbiamo registrato alcuni aumenti importanti, come quello del pet-coke di circa il 30% e delle categorie “prodotti metallurgici, minerali di ferro” (+3,3%), “minerali grezzi cementi e calci” (+8,8%) e “fertilizzanti” (+16%).
In particolare, nel porto commerciale di Gaeta si è verificato un sensibile incremento della categoria merceologica dei “prodotti metallurgici, minerali” che, passando da 27 mila tonnellate nel 2018 a quasi 100 mila tonnellate nel 2019, è aumentato del 270% e quello della categoria “minerali grezzi, cementi, etc” ha sfiorato un incremento del 20% pari a 140 mila tonnellate complessive. A Gaeta è aumentato anche il traffico complessivo di rinfuse solide (+11%) con buone prospettive di ulteriore crescita per il 2020 in relazione sia alle nuove imprese autorizzate in base all’articolo 16, che alla prossima ultimazione dei lavori di completamento del porto commerciale con la disponibilità di ulteriori 80 mila metri di piazzali operativi a servizio delle banchine. Il cantiere dovrebbe chiudersi entro la fine dell’anno (al momento gli interventi di completamento hanno superato il 60% di quanto effettivamente previsto) e dovrebbe dare un forte impulso al progetto di riorganizzazione delle aree funzionali allo svolgimento delle attività commerciali con particolari ricadute sul territorio”.
Il segno ‘più‘ è stato registrato anche nel traffico di merci movimentate “in colli”: sono i container, i mezzi pesanti, i palletts… Nel 2019 ha fatto registrare nuovi record storici tanto per quanto concerne il traffico complessivo (pari a oltre 6,5 milioni di tonnellate con un +4,5%), che per le singole categorie con i Ro/Ro (i traghetti a carico orizzontale nei garage) pari a oltre 5,5 milioni di tonnellate (+5%). Le merci in contenitore superano la soglia del milione di tonnellate e dei 100 mila Teu movimentati (il TEU è la misura standard per la misurazione dei container, risultano movimentati 112.249 TEU). Anche il numero complessivo di automezzi sbarcati/imbarcati supera il milione di unità. In crescita tutte le tipologie di automezzi. L’incremento dei mezzi pesanti imbarcati è pari al 4,5%. L’altro grande mercato del porto di Civitavecchia è quello legato al Ro/Ro (il traffico sviluppato sulle navi traghetto che imbarcano gli automezzi gommati facendoli entrare nel garage e caricano anche i rimorchi attraverso motrici di carico).
Per l’automotive i consuntivi del 2019 hanno fatto registrare un calo del 5%: significa circa 10mila auto in meno movimentate. A determinare il calo è stata la riduzione dei volumi prodotti nello stabilimento Fca Cassino Plant con le sue Alfa Romeo Stelvio, Giulia e Giulietta. Invece le compagnie di navigazione Grimaldi e Grandi Navi Veloci hanno fatto registrare incrementi di traffico: sia per quanto riguarda i veicoli cargo, sia per il transito dei passeggeri. Le previsioni sono altamente positive per l’anno 2020. Ottimismo anche per il segmento dell’automotive. Un altro settore che registra segnali di sviluppo è quello della merce deperibile alimentare, come la frutta fresca esotica in importazione. “In valori assoluti questa tipologia ha, infatti, quasi raddoppiato la capacità produttiva e la recente acquisizione dell’interporto pone il magazzino della frutta della Cfft spa in una forte posizione competitiva nel quadrante tirrenico”, ha concluso il presidente Majo.
Saverio Forte