LATINA – La Direzione Generale dell’Asl di Latina ha emesso il nuovo bollettino. Rispetto alla giornata di ieri, si registrano due nuovi casi positivi, entrambi sul Comune di Latina, di cui uno è in sorveglianza attiva al domicilio e l’altro è ricoverato presso il reparto di Malattie infettive. Quindi il totale sale a 40 casi positivi al Covid-19.
I pazienti attualmente in carico sono 34. 11 pazienti positivi sono gestiti in isolamento domiciliare. I pazienti ricoverati sono collocati presso lo Spallanzani di Roma (9), la Terapia Intensive del “Santa Maria Goretti” di Latina (2) e presso l’unità di Malattie Infettive del Goretti o la Medicina d’Urgenza del “Dono Svizzero” di Formia (12).
Nella nota si fa riferimento a 3 decessi in provincia di Latina. Le vittime erano positive al Covid-19. Si tratta delle due donne di Fondi e di Lenola, rispettivamente di 93 e 80 anni, morte il 7 marzo scorso agli ospedali di Formia e di Fondi, e dell’uomo di 82 anni di Sperlonga morto questa notte al “Santa Maria Goretti” di Latina. La moglie dell’uomo deceduto è ricoverata in Rianimazione nell’ospedale del capoluogo pontino.
Al momento tutte le vittime avevano patologie pregresse.
Complessivamente, ad oggi, sono 865 le persone in isolamento domiciliare in aggiunta agli 11 pazienti positivi precedentemente evidenziati.
Nella nota, l’Asl di Latina specifica che “l’allarme che in alcuni si è manifestato, con il comunicato di ieri, in virtù della rappresentazione del numero di casi totali da inizio crisi (38), comparato con il numero di casi positivi comunicati nel giorno precedente (24), non è giustificato”. “Fino al comunicato del giorno 8 marzo, infatti – prosegue la nota – l’azienda comunicava il numero di casi in carico. Il numero di pazienti positivi comunicati il giorno 8 marzo, in effetti, non consideravano due pazienti deceduti e i tre pazienti negativizzati. Non erano inoltre considerati, per un ritardo di comunicazione al momento della predisposizione del comunicato, 4 posizioni positive poste in isolamento fiduciario per la sorveglianza attiva. I casi nuovi, tra i giorni 8 e 9 marzo, erano pertanto 5”.
“La nuova modalità di comunicazione, a partire da ieri – conclude la nota – consente di tracciare, ogni giorno, il numero di nuovi casi in modo più trasparente e comprensibile”.