FONDI – L’Asl di Latina con la collaborazione della protezione civile ha definito all’esterno dell’ospedale “San Giovanni Di Dio” di Fondi un percorso riservato ai pazienti che si recano al locale Pronto Soccorso con la sintomatologia tipica del Covid-19. E’ stata allestita una tenda pre-triage che, presidiato 24 ore al giorno da personale sanitario , serve per identificare i pazienti potenzialmente critici, smistati gli accessi e distinte le patologie mentre quelle respiratorie riconducibili all’infezione vengono dirottate verso il percorso dedicato indicato dall’apposita segnaletica.
La tensostruttura sarà sanificata più volte al giorno, in base all’affluenza. Sono state istituite 4 stanze singole da isolamento munite dei dispositivi di protezione individuale e gas medicali con personale infermieristico dedicato h24 reperito dalle diverse unità operative del nosocomio che, a causa dell’emergenza attuale, hanno ridotto le attività programmate garantendo solo le emergenze.
“Si tratta di interventi di carattere straordinario fondamentali per la tutela dei pazienti, dei cittadini tutti e degli operatori sanitari che – ha commentato il segretario del circolo del Partito Democratico di Fondi Danilo Pallisco in una nota – mettono a rischio la propria salute per salvare quella di tutti. A loro va il nostro ringraziamento per il coraggio e l’impegno quotidiano”. La situazione a Fondi si è fatta preoccupante e seria, soprattutto dopo gli annunci nel primo pomeriggio deI direttore generale dell’Asl di Latina Casati, e si allinea anche il coordinatore comunale Dem: “Il continuo diffondersi del virus Covid-19 ha visto purtroppo protagonista anche la nostra città con episodi di contagi locali e nelle cittadine limitrofe.
Fermo e imprescindibile è il rispetto delle misure di precauzione individuali poiché queste rappresentano il primo e indispensabile comportamento responsabile per contenere ed evitare il contagio. Le più importanti sono restare a casa e uscire solo in caso di necessità con mascherine; mantenere la distanza di almeno un metro da altre persone, lavarsi spesso le mani o usare gel igienizzanti e, in caso di sintomi quali febbre, tosse, dolori muscolari, di non ecarsi al Pronto Soccorso o in Ospedale ma contattare il proprio medico di base, oppure chiamare il numero 1500 o l’ambulanza al 118”. In quest’ottica l’ospedale “San Giovanni di Dio” si è dovuto adeguare a quella che ormai è una pandemia rimodulando il modello organizzativo sulla gestione degli accessi al Pronto Soccorso per pazienti con sospetta infezione da Coronavirus e di malattie di natura respiratoria.
Saverio Forte